Busto Arsizio - 25 novembre 2023, 16:40

Teatro Sociale, Goldoni ha fatto l’en plein con le scuole

Due mattinate di tutto esaurito nella sala di Busto per “Baruffe, sottane e zecchini”, la prima produzione di Educarte, libero adattamento dei Memoires del commediografo veneziano, per la regia di Alberto Oliva. «Una rappresentazione che ci ha fatto capire quello che sui libri è sottinteso»

Sold out le due mattinate con le scuole e 300 biglietti staccati la serata di venerdì. È piaciuto sia agli studenti sia alla platea di Busto Arsizio lo spettacolo su Goldoni “Baruffe, sottane e zecchini” messo in scena al teatro Sociale-Cajelli da Educarte. È piaciuto perché non si è trattato del solito Goldoni, lo scrittore di commedie alla ribalta dell’attenzione mondiale per la sua rivoluzione o per la "solita" Locandiera, l’opera più celebre. Ma è comparso in scena un uomo in crisi, con il suo secolo, con il teatro, con gli impresari, con le donne, con la società.

Magistralmente interpretato da Federico Grassi, direttore artistico di Educarte, è stato un Goldoni che ha saputo catturare l’attenzione del migliaio di studenti che si sono alternati nelle due mattinate: «Mi è piaciuto che abbia messo in scena quello che non si trova sui libri – è il commento di qualche studente – ad esempio il rapporto con la moglie Nicoletta, da sempre il suo porto sicuro, nonostante qualche scappatella con le attrici. Oppure è emersa ben chiara l’opposizione con la commedia dell’arte, il teatro precedente, tra l’altro messo in scena utilizzando l’espediente dei costumi diversi. Poi un plauso ai costumi e alla scenografia».

Dunque un particolare apprezzamento anche agli studenti del liceo artistico di Legnano che si sono occupati dei pannelli della sceneggiatura, ai ragazzi dell’Olga Fiorini che hanno messo a punto i costumi e anche agli alunni dell’artistico Candiani che si sono impegnati nella grafica e nella comunicazione.

Oltre all’applaudito Grassi, bravi anche gli altri attori: Claudia Donandoni, Gustavo La Volpe, Silvia Giulia Mendola e Gea Rambelli.

Hanno saputo catturare l’attenzione del pubblico già dalla prima scena dove Goldoni si è trovato in lizza con le attrici e per tutto lo spettacolo hanno mantenuto il ritmo giusto che ha permesso di far comprendere la riforma portata avanti da Goldoni (i suoi due libri: il mondo e il teatro), il contrasto con i nemici tradizionalisti amanti della commedia dell’arte Pietro Chiari e Carlo Gozzi, l’amore che ha legato Carlo a Nicoletta nonostante i tradimenti, le difficoltà a togliere le maschere o a cancellare dalle scene l’improvvisazione, a far affermare un teatro più vero, più realistico, con personaggi caratterizzati da tante sfumature di carattere, dalla psicologia varia, non dalla tipizzazione e dallo stereotipo.

Ieri alla messinscena, presenti anche il provveditore agli studi di Varese Giuseppe Carcano e la soprano Annamaria Pizzoli. Soddisfatto della riuscita il vicepresidente di Educarte Daniele Geltrudi.

L.Vig.