Economia - 13 novembre 2023, 15:07

Acinque Spa: le informazioni finanziarie periodiche aggiuntive al 30 settembre

Il Gruppo, anche nell’attuale contesto macroeconomico critico, conferma l’impegno a generare valore sui territori di riferimento proseguendo ad investire all’insegna della sostenibilità

L'amministratore delegato di Acinque, Stefano Cetti

Il Consiglio di Amministrazione di Acinque S.p.A. ha approvato le Informazioni finanziarie periodiche aggiuntive del Gruppo al 30 settembre 2023.

Si segnala che, a partire dall’esercizio 2023, il Gruppo ha proceduto a contabilizzare i contributi ricevuti in conto capitale per la realizzazione di beni strumentali (in particolare per allacciamenti alle reti) a diretta deduzione dei cespiti di riferimento, con conseguente riduzione delle relative quote di ammortamento. Fino al 31 dicembre 2022 i contributi venivano, viceversa, esposti nel passivo ed accreditati pro quota a conto economico in connessione alla vita utile residua dei cespiti a cui facevano riferimento.

I prospetti di seguito presentati riflettono tale trattamento contabile adottato ed il prospetto dei nove mesi 2022 è stato conseguentemente riesposto, riclassificando il valore dei contributi cumulati al 30 settembre e al 31 dicembre 2022, da debiti a riduzione del costo degli asset, e, a livello di conto economico, da altro ricavo a riduzione dell’ammortamento dei cespiti cui si riferiscono.

Si ricorda, inoltre, che nel corrispondente periodo del 2022 era stata contabilizzata, alla voce “altri ricavi” la posta non ricorrente relativa alle c.d. “Partite Pregresse” su tariffe idriche riferibili a precedenti esercizi per 15,3 milioni di Euro (sul punto si rinvia anche al paragrafo “Tariffe Idriche” inserito negli “Eventi di rilievo dei nove mesi 2023”, oltre che alla Relazione Finanziaria Annuale 2022, paragrafo “Eventi rilevanti del 2022” - “Tariffe Idriche”).

L’ammontare complessivo dei ricavi delle vendite consolidate nei nove mesi 2023 risulta pari a 443,8 milioni di Euro, in flessione rispetto al corrispondente periodo 2022 (472,7 milioni di Euro) che comprendeva la posta non ricorrente relativa alle c.d. “Partite Pregresse” su tariffe idriche riferibili a precedenti esercizi per circa 15,3 milioni di Euro (sul punto si rinvia al paragrafo “Tariffe Idriche” inserito negli “Eventi di rilievo dei nove mesi 2023”, oltre che alla Relazione Finanziaria Annuale 2022). Al netto di tale partita il totale della voce ricavi e altri ricavi registra una riduzione meno marcata, anche grazie alla sensibile crescita dei ricavi per attività di efficientamento energetico.

La complessiva flessione dei ricavi è correlata principalmente ai minori volumi di gas, energia elettrica e calore venduti legati alla climatica straordinariamente mite che ha contraddistinto la prima parte dell’esercizio in corso e alla forte attenzione ai consumi da parte dei clienti, anche correlata agli interventi governativi di fine 2022 in tema di risparmio energetico, e all’andamento dello scenario energetico. Nella voce “Altri ricavi” sono inclusi anche i proventi riconosciuti dal legislatore a titolo di contributi nella forma di crediti d’imposta e determinati pro quota in base all’incremento dei costi energetici sostenuti a partire da aprile 2022 dalle imprese non energivore e non gasivore, rispetto ai medesimi periodi dell’anno precedente.

Tali proventi, riconosciuti con diversi provvedimenti normativi emanati nel corso del 2022, si qualificano, nella sostanza, come contributi in conto esercizio e il loro ammontare, a livello di Gruppo Acinque per i primi nove mesi 2023, è pari a circa 4,5 milioni di Euro.

I costi riferiti al personale, espressi al netto delle poste capitalizzate per investimenti (pari a 7,7 milioni di Euro), ammontano a 29,4 milioni di Euro, in linea rispetto al corrispondente periodo 2022 (29,4 milioni di Euro, al netto di capitalizzazioni per 8,1 milioni di Euro).

Gli altri costi operativi dei nove mesi 2023 sono pari a 354,9 milioni di Euro, in flessione rispetto al 2022 (368,1 milioni di Euro), per le medesime motivazioni sottostanti l’andamento dei correlati ricavi.

La gestione operativa consolidata evidenzia un Margine Operativo Lordo pari a 59,5 milioni di Euro, sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente sterilizzando la posta non ricorrente del 2022 riferita alle partite pregresse idriche di cui si è detto sopra (59,9 milioni di Euro il MOL riferito ai primi tre trimestri 2022 non considerando le poste non ricorrenti per 15,3 milioni di Euro, 75,2 milioni di Euro il valore pubblicato 2022 e riesposto per effetto dei contributi).

Nei nove mesi si segnala la flessione del margine principalmente nella BU Vendita e nella BU Energia e Tecnologie Smart (ETS), in particolare nel teleriscaldamento, che risentono entrambe dei sopraccitati impatti negativi derivanti dalla flessione dei volumi per uso riscaldamento.

Tali effetti negativi sono stati compensati, a livello complessivo di BU ETS, dalle attività di efficientamento energetico. Per la BU Vendita si segnala il miglioramento del contributo al MOL del comparto vendita di energia elettrica, anche per effetto incrementale della customer base.

Al netto della partita non ricorrente anzidetta, il margine operativo lordo della BU Reti risulta in incremento rispetto al 2022 (27,3 milioni di Euro nel 2023 contro i 22,4 milioni di Euro nel 2022 non considerando le partite non ricorrenti per 15,3 milioni di Euro), principalmente nelle Reti idriche per effetto della sensibile riduzione dei prezzi dell’energia elettrica, costo significativo per la gestione del servizio idrico, e grazie alla realizzazione della plusvalenza legata alla cessione della concessione di Cernobbio, per scadenza, alla società ‘in house’ locale.

Il MOL della BU Ambiente beneficia, per l’impianto di termovalorizzazione, principalmente dell’incremento dei quantitativi smaltiti e del calore ceduto che più che compensano l’igiene ambientale che risente dei generali rincari di molti costi operativi.

Gli ammortamenti relativi alle immobilizzazioni materiali e immateriali risultano complessivamente pari a 33,9 milioni di Euro, in lieve crescita rispetto al 2022 (31,4 milioni di Euro) in relazione principalmente agli investimenti effettuati. Nei nove mesi è stato effettuato un accantonamento al fondo svalutazione crediti pari a 6,8 milioni di Euro (5,2 milioni di Euro nel 2022), che considera anche un accantonamento riferito ad una parte dei c.d. crediti Superbonus per rifletterne il fair value, in relazione alla flessione dei prezzi di cessione sui mercati finanziari. Nei nove mesi 2023 l’accantonamento a fondi rischi ammonta a 0,4 milioni di Euro, mentre nel corrispondente periodo del 2022, si era registrato un accantonamento a fondi rischi per complessivi 3,4 milioni di Euro, di cui 2,0 milioni di Euro riguardante l’attività teleriscaldamento.

Il Margine Operativo Netto si attesta a 18,4 milioni di Euro, in riduzione rispetto ai 35,9 milioni di Euro del 2022 per le ragioni anzidette.

La gestione finanziaria complessiva dei nove mesi 2023 ammonta a -4,9 milioni di Euro, in sensibile aumento per effetto combinato dell’incremento dell’indebitamento finanziario medio e del significativo rialzo dei tassi di interesse, connessi al contesto macroeconomico attuale (-0,4 milioni di Euro nel 2022).

Gli oneri per le imposte nei primi nove mesi 2023 risultano pari a 4,3 milioni di Euro, con tax rate sostanzialmente in linea ed omogeno per metodologia applicata (nel 2022 il saldo imposte risultava pari a 10,8 milioni di Euro).

La voce “Risultato netto derivante dalle attività destinate alla dismissione” presente nel corrispondente periodo del 2022, espone, in applicazione del principio contabile internazionale IFRS 5, i risultati relativi alle concessioni distribuzione gas non strategiche (riferiti all’allora società controllata Serenissima Gas e al ramo d'azienda relativo alla concessione gas di Mogliano Veneto, detenuto dalla società controllata Lereti), la cui cessione si è perfezionata con closing il 1° aprile 2022.

Il Risultato Netto del Gruppo dei primi nove mesi 2023, al netto della quota di utile degli azionisti di minoranza, risulta positivo e pari a 8,7 milioni di Euro, in sensibile flessione rispetto al 2022 (27,6 milioni di Euro) per quanto sopra evidenziato.

Gli investimenti del Gruppo complessivamente realizzati nei primi nove mesi 2023, al lordo delle dismissioni, sono pari a 41,8 milioni di Euro, in lieve flessione rispetto al corrispondente periodo 2022 44,6 milioni di Euro).

Nel dettaglio gli investimenti hanno riguardato:

BU Reti: 19,7 milioni di Euro (21,4 milioni di Euro nel 2022), di cui 7,7 milioni di Euro per le reti gas, 9,2 milioni di Euro per le attività di potenziamento delle reti idriche, 2,5 milioni di Euro per interventi sulle reti distribuzione elettrica, oltre a 0,2 milioni di Euro per investimenti relativi a servizi comuni;

BU Energia e Tecnologie Smart: 12,9 milioni di Euro (15,0 milioni di Euro nel 2022), riferiti per 7,8 milioni di Euro alle attività di teleriscaldamento, 1,0 milioni di Euro per le attività di gestione calore e micro-cogenerazione, 1,6 milioni di Euro per illuminazione pubblica, 0,5 milioni di Euro per attività di efficientamento energetico, 1,2 milioni di Euro per distribuzione all fuel retail e parcheggi, 0,4 milioni di Euro riferiti alla mobilità elettrica, 0,1 milioni di Euro riferiti al comparto idroelettrico, oltre a investimenti relativi a sistemi informativi riferibili alla BU pari a 0,1 milioni di Euro;

BU Ambiente: 2,3 milioni di Euro (2,9 milioni di Euro nel 2022), riferiti per 1,3 milioni di Euro ad interventi riferiti al termovalorizzazione e per 1,0 milioni di Euro alla raccolta;

BU Vendita: 1,7 milioni di Euro relativi ai gettoni per acquisizione di nuovi clienti (0,8 milioni di Euro nel 2022), oltre a 1,3 milioni di Euro per investimenti relativi a sistemi informativi riferibili alla BU (1,0 milioni di Euro nel 2022);

Corporate: 3,8 milioni di Euro, riferiti per 1,3 milioni di Euro allo sviluppo dei sistemi informativi, oltre che investimenti per servizi generali per 2,5 milioni di Euro (complessivi 3,5 milioni di Euro nel 2022).

C.S.