Busto Arsizio - 29 ottobre 2023, 07:00

VIDEO. Dalla cura al lavoro, parrocchie a confronto: «Per una vita decorosa e per aiutare gli altri»

Un'intensa mattina a Busto per l'assemblea sinodale decanale. Monsignor Raimondi sprona: «Dare priorità all’ascolto». Quel pensiero per il giovane Luca e la rassicurazione a Beata Giuliana

L'assemblea con monsignor Luca Raimondi. Sopra monsignor Severino Pagani

Dalla cura al lavoro, con una consapevolezza. Quella manifestata da monsignor Luca Raimondi, intervenuto all'assemblea sinodale del canale sabato 28 ottobre a Busto Arsizio per illustrare la proposta del pastorale dell'arcivescovo di Milano Mario Delpini "Viviamo di una vita ricevuta": «Questa epoca di cambiamento o cambiamento di un'epoca ci fa sentire come si debba avere un linguaggio diverso e noi ancora usiamo il vocabolario del ventesimo secolo...  Dare priorità all’ascolto. Come Gesù con i discepoli di Emmaus, che di fronte all'umanità ferita assume l'atteggiamento da straniero». Chiede cioè cosa sia successo, proprio lui, per ascoltare, non negando l'identità ma ponendo delle domande per capire.

Il cammino

Poco prima l'assemblea al teatro San Giovanni Bosco era stata aperta da Maria Teresa Gallazzi del gruppo San Barnaba, accanto a lei Massimo Zocchi e monsignor Severino Pagani. Un pensiero alle località del mondo scosse dalla guerra, quindi il cammino con San Paolo e le riflessioni sul lavoro, sull'operosità, sul valore delle relazioni, perché questo è Paolo: anche sul lavoro «architetto di relazioni nuove».

Su quella «marcia in più», auspicata da don Severino, si è riflettuto insieme.

Nella seconda parte si è presentato il percorso dell'anno passato sulla relazione di cura, con eco a livello diocesano e mercoledì scorso oggetto di una trasmissione di tv2000. Si è inoltre lanciata la proposta per l'assemblea sinodale decanale del prossimo anno che avrà per tema appunto il lavoro.

Una prima presentazione ha raccolto i riferimenti al tema della Costituzione, degli interventi legislativi e del magistero della Chiesa, fino alla proposta pastorale dell'arcivescovo. 

Mai sterili pessimisti  


Tra i momenti più intensi, l'invito di monsignor Raimondi a non diventare vecchi, sterili pessimisti. Davvero si aveva più fede 100 anni fa, quando un prete italiano e uno austriaco celebravano la messa, ma ricevuta la comunione ci si andava ad ammazzare nella prima guerra mondiale?

E ancora, non si è padroni della propria vita, che è appunto ricevuta, una lezione che neanche il Covid sembra essere riuscito a trasmetterci.

Monsignor Raimondi ha ricordato il marnatese Luca Re Sartù che partecipò all'ultima Giornata della Gioventù mondiale e si spense pochi giorni dopo. La sua fede, il suo esempio splendono più che mai. LEGGI QUI

Durante il dibattito in sala, è intervenuto un parrocchiano di Beata Giuliana. A lui e alla comunità, monsignor Raimondi ha voluto affidare una rassicurazione: «Vi troveremo il parroco. Intanto ringrazio don Severino per l'ottimo lavoro che sta svolgendo». LEGGI QUI

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Marilena Lualdi