Busto Arsizio conta sempre più atleti di alto livello, anche in un uno sport ancora poco conosciuto come l’endurance. In città, la scuderia Esse Ci si dimostra un ottimo luogo di formazione per i giovani cavalieri che si appassionano a questa disciplina di resistenza basata sul rispetto e il benessere del cavallo.
Nello scorso weekend, sono stati 6 i binomi della Scuderia Esse Ci al via in occasione della Finale Circuito Fise e Coppa Italia Giovani Cavalli, nonché sesta e ultima tappa del Campionato Lombardo.
Nella giornata di sabato 14 ottobre, sono state sfortunate le prove di Letizia Milani e Gaia Colognese - rispettivamente nella CEI*** 160 km e nella CEI* 102,5 km. Entrambe sono state fermate per una lieve zoppia delle loro compagne di gara, Fresia Bosana e Norcia Bosana. Questo è l’endurance: dopo ogni giro, i cavalli vengono visitati da veterinari e solo se sono in condizioni perfette possono continuare a gareggiare.
Domenica sono arrivate grandi soddisfazioni per la scuderia Esse Ci e per l’allenatrice Cristina Ciapparella, felice per i risultati dei suoi allievi.
Nella categoria debuttanti, 3 binomi di Busto hanno percorso i 21,5 km portando a termine la gara. Beatrice De Bernardi, in sella a Rovo di Chia, è salita in cima alla classifica con un’ottima media di 11,993 km/h, su un massimo di 12 km/h. Viviana Pisoni è arrivata tredicesima insieme al giovanissimo Doraemon, purosangue arabo di soli 4 anni. Anche Myfly - anche lui di 4 anni - si è dimostrato all’altezza della gara, portando la sua amazzone Caterina Ghirardello al diciassettesimo posto.
Nella categoria CEN A 43 km - suddivisa in 2 giri da 21,5 km ciascuno - Nicole Busnari in sella a Batavia della Bosana ha finito al ventiquattresimo posto su ben 49 partenti, ad una media di 14,740 km/h (su un massimo di 15) e con la cavalla in perfette condizioni.
Alla base di questi risultati non c’è solo una gara condotta in modo impeccabile dalle giovani amazzoni e dai loro cavalli, ma anche un lavoro di squadra di tutti gli assistenti che le hanno seguite sul percorso e all’arrivo. Fondamentale è anche l’impegno e la dedizione che le ragazze hanno dimostrato negli allenamenti, mettendo sempre al centro la passione e l’affetto per i cavalli.