Come prevedibile la vicenda che vede gli abitanti del quartiere Sant’Antonio opporsi all’installazione di una nuova antenna per le telecomunicazioni in via Goito è ben lungi dall’essere conclusa; dopo un iniziale stop, infatti, l’azienda ha deciso di presentare una nuova Scia per poter installare i ripetitori.
La prima richiesta era stata respinta poiché non rientrava nei valori previsti dalla normativa, ma questo fatto non impedisce in nessun modo di poterne fare altre, e così è stato, con grande sgomento di chi risiede introno alla struttura.
«Dopo il primo stop nei giorni scorsi è stata presentata una nuova Scia – spiegano i promotori del comitato – ed è per questo che siamo ancor più preoccupati per la nostra salute, dato che Arpa ha espresso parere negativo visto che i valori stimati superavano i limiti di sicurezza imposti per legge.
Questo è uno dei motivi per cui quasi un centinaio dei residenti del rione Sant’Antonio si è riunito in presidio sotto la nuova struttura sabato 16 settembre, per ribadire la richiesta di rimozione della seconda antenna posta tra le nostre case».
Un incontro a cui avevano partecipato anche il sindaco Gianni Montano, che aveva promesso di approvare a breve un regolamento per l'installazione dei ripetitori come del resto deliberato nel consiglio del 6 marzo, e l’impegno del proprietario del terreno di partecipare ad un tavolo di discussione.
«Ad oggi tutte le promesse sono state disattese – proseguono gli abitanti del rione – quando qualche settimana dopo siamo stati convocati in comune abbiamo trovato solo l’assessore Richiusa, e siamo tutt’ora in attesa per quanto riguarda la stesura del regolamento. Quanto sta avvenendo per noi è gravissimo.
Come cittadini siamo molto preoccupati perché ci rendiamo conto che la nostra salute e il nostro territorio non sono minimamente tutelati; ci sentiamo presi in giro e siamo delusi a causa delle tante parole, e promesse, fatte in questi mesi, che non si traducono in azioni concrete».
Come sempre il gruppo di olgiatesi ha voluto cogliere l’occasione per rinnovare le proprie richieste, nella speranza che vengano finalmente accolte da chi ha il potere di impedire definitivamente l’installazione della nuova struttura.
«Chiediamo che il traliccio venga immediatamente eliminato – conclude il comitato – e che venga valutata anche la rimozione dell’antenna di via Corridoni, che incombe sulle nostre case, già oggetto di contestazione da parte dei residenti al momento dell'installazione.
Nessuna di queste strutture, men che meno la seconda, risponde ad un effettivo bisogno di noi cittadini».