“Silvio Berlusconi è stato un grande lombardo e l’intitolazione del Belvedere di Palazzo Lombardia, nel giorno del suo compleanno, è il grazie dei lombardi al suo impegno e alla sua attività nelle istituzioni”. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani questa mattina in occasione dell'intonazione del Belvedere del 39° piano di Palazzo Lombardia a Silvio Berlusconi, scomparso lo scorso 12 giugno.
“Carismatico, pieno di energia e di talenti, Silvio Berlusconi ha segnato la vita politica e sociale del nostro Paese degli ultimi trent'anni – ha sottolineato Federico Romani -. Ha vissuto sempre nel presente, immaginando il futuro. Questo è ciò che distingue un politico da uno statista: la sua visione e la sua capacità di innovare. Ha rappresentato con passione, coraggio ed energia un punto di riferimento per il nostro Paese, anche attraverso le numerose crisi che abbiamo dovuto affrontare in questi anni. La sua visione politica e le sue intuizioni hanno consentito all'Italia di giocare un ruolo da protagonista nello scacchiere internazionale. Con la sua ‘discesa in campo’ seppe dare una nuova prospettiva al Paese. E lo fece mantenendo sempre una forte vocazione popolare e un contatto diretto, senza intermediazioni, con gli italiani”.
Il Belvedere al 39° piano di Palazzo Lombardia, sede della Giunta regionale, è stato intitolato a Silvio Berlusconi nel giorno del suo compleanno: nato a Milano il 29 settembre 1936, oggi avrebbe compiuto 87 anni.
La Regione lo celebra come “imprenditore visionario e innovativo, uomo delle istituzioni e politico lungimirante, protagonista nello sport”.
«Una persona - ha spiegato il presidente Attilio Fontana - che meglio di chiunque altro rappresenta l'essere lombardo, i valori di questa terra. Il Belvedere rappresenta iconicamente il cuore della nostra regione».
Alla cerimonia sono intervenuti anche la figlia dell'ex premier Barbara e il fratello Paolo Berlusconi e il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Presenti gli 'amici di sempre' Fedele Confalonieri e Adriano Galliani.
«Qui - ha aggiunto il governatore Fontana - si producono idee, si ragiona sui progetti e si disegna il futuro. Un luogo da cui è possibile dominare Milano e apprezzare alcuni luoghi particolarmente cari a Silvio Berlusconi, per esempio l'Istituto salesiano che ha frequentato, o lo stadio di San Siro dove ha ottenuto successi a livello mondiale in campo sportivo. Berlusconi era un grande lombardo, un uomo che ha saputo interpretare i valori di questa grande regione alla quale era molto legato e della quale era molto innamorato».
«L'intitolazione del Belvedere al 39esimo di Palazzo Lombardia a Silvio Berlusconi è uno dei regali più belli. Da qui domina la sua città e il suo San Siro» ha evidenziato il vicepremier, Matteo Salvini.
«Silvio - ha aggiunto - è un uomo che ha fatto tutto e vinto tutto». Salvini ha poi sottolineato come «l'Italia stia crescendo più della Germania e nella prossima legge di bilancio spenderà meno della Francia. Questi sono dati oggettivi e concreti, “alla Berlusconi”».
«Fin da quando ha iniziato la sua attività di imprenditore, aveva fatto capire che era speciale, che lasciava il segno. Qualunque impresa da lui realizzata arricchiva il territorio. E proprio per tutto quel che ha fatto Silvio, credo sia una cosa bella intitolargli questa sala». Queste le parole di Paolo, fratello di Silvio Berlusconi.
«Oltre che essere motivo di orgoglio per la nostra famiglia - ha detto ancora - credo sia motivo di lustro per questa regione. Qui si incontreranno cittadini, imprese, delegazioni internazionali e capi di Stato. Ringrazio la Regione, il presidente Fontana, per quello che è un atto di riconoscenza. Un atto tempestivo, un atto d'amore, di quel sentimento che ha permeato la vita di Silvio. Oggi festeggiamo l'87esimo compleanno di Silvio, e dico “festeggiamo” perché Silvio c'è ed è nella storia».
«Desidero ringraziare il presidente Fontana - ha detto Barbara Berlusconi, visibilmente commossa - per questa decisione. Per i milanesi e per i lombardi questo è un luogo iconico. Da qui si può ammirare Milano in tutta la sua bellezza, 'la mia Milano' come amava ripetere mio padre. Una città che gli ha dato tanto, a cui lui ha voluto restituire con il suo lavoro ciò che Milano gli ha permesso di realizzare. Oggi non sono qui per parlare dell'imprenditore o del politico, ma per ricordarlo come figlia. È sempre stato un padre amorevole dal cuore buono e dall'animo nobile. Inutile dire quanto manchi ogni giorno, sempre di più, a me e ai miei fratelli, ma portiamo nel cuore i suoi insegnamenti e il suo esempio, la sua innata umanità, il rispetto profondo che nutriva per tutte le persone e per ogni cosa, la sua generosità e il suo grande coraggio».