Busto Arsizio - 14 settembre 2023, 12:58

A Busto gli "Intrecci" sono di bene. Da vent'anni

Domenica 17 a Sant'Anna una grande festa per la cooperativa sociale che gestisce anche il dormitorio

Intrecci di bene per Busto Arsizio, per Sant'Anna. E con un compleanno importante.

Ricorre infatti il ventesimo d'attività per la cooperativa sociale onlus Intrecci. Il rione di Sant'Anna, dove aiutano chi non ha casa, è diventato casa per loro.

«Noi operatori sul territorio di Busto Arsizio siamo sicuramente più giovani di storie ed esperienze, ma grazie alla forza dei 20 anni stiamo sperimentando occasioni di intervento e progettazioni potenti e carichi di ricchezza. E come gli altri colleghi le vogliamo raccontare - spiega Intrecci -  Lo faremo in una sera di settembre, una sera di un dì di festa – domenica 17 settembre – alla parrocchia di Sant’Anna, a Busto Arsizio, che è il luogo di una parte del nostro lavoro».

La parrocchia metterà a disposizione degli spazi. Dalle 17.30 ci sarà modo di incontrarsi e fare merenda, alle 18 storie e canzoni di Fabrizio De Andrè  con una raccolta definita casalinga di «musica e parole che girerà nei nostri progetti e tra le storie dei nostri incontri quotidiani». E ancora, alle 19.30 si mangia e si beve insieme, per poi dalle 20.45 unire le voci, «con qualsiasi strumento che sappiamo suonare e qualsiasi passo di danza che sappiamo fare in una CANTATA POPOLARE (guidata da un gruppo di musicisti) che attraverserà tante canzoni di De Andrè e ci permetterà di vivere un momento di condivisione, libertà e riflessione». Il tutto all'aperto in piazza Sant'Anna, ma è pronto il teatro in caso di maltempo.

Ci saranno anche l’associazione Oblò e la cooperativa la Valle di Ezechiele. Un momento di festa, mentre il lavoro prosegue. 

Come per il dormitorio Sant'Anna: «A seguito del progetto “Farsi Strada”, finanziato dal Fondo Povertà Estrema del distretto di Busto Arsizio, è nata una collaborazione con la parrocchia finalizzata alla co-progettazione e successiva gestione condivisa del dormitorio da 20 anni attivo all’interno della parrocchia».

Un progetto che può contare sul finanziamento della Fondazione comunitaria del Varesotto e ha previsto «l’avvio e la stabilizzazione di un intervento professionale a supporto dell’impegno del parroco e dei volontari».  Due educatori part-time nella struttura e un custode per le ore serali, nel dormitorio per 12 persone, maschi, adulti. Ma si interviene «anche nelle situazioni di estrema marginalità attivando rapporti di rete con i servizi pubblici (servizi sociali e servizi di cura) per ridefinire percorsi di inclusione e promozione del benessere individuale».

In questo contesto, la parola d'ordine è insieme: «Il progetto lavora in rete con servizi e associazioni della città per la definizione di politiche attente all’accoglienza delle fasce di popolazione emarginate».

Ma. Lu.