Busto Arsizio - 24 agosto 2023, 09:37

Il “prete social” don Alberto Ravagnani lascia Busto. A settembre il trasferimento a Milano

Ancora qualche giorno all’oratorio San Filippo Neri, dove è coadiutore, poi il sacerdote seguitissimo sui social si sposterà vicino ai Navigli. «Credo che i giovani di Busto non siano molto diversi da quelli di Milano – dice in un’intervista al Corriere –. Se uno si sente ben voluto, non ci sono barriere»

Don Alberto Ravagnani lascia Busto Arsizio. Ancora qualche giorno all’oratorio San Filippo Neri, dove è coadiutore, poi il sacerdote seguitissimo sui social – 90mila follower su Tik Tok, oltre 150mila su Instagram – si trasferirà a Milano.
Dal primo settembre, infatti, sarà vicario parrocchiale nella chiesa di San Gottardo al Corso, anche se il suo arrivo nel capoluogo lombardo si concretizzerà qualche giorno dopo.

Oggi il dorso milanese del Corriere della Sera dà il “benvenuto” a don Alberto, che a trent’anni appena compiuti si accinge a continuare l’attività di prete, iniziata a Busto nel 2018,  a due passi dalla movida milanese dei Navigli.
Uno dei punti di ritrovo preferiti dai “maranza”, fa notare il giornalista Matteo Castagnoli. «I ragazzi che Dio mi manderà li accoglierò come miei figli - risponde il don nell'intervista -. E poi credo che i “maranza” di Busto non siano molto diversi da quelli di Milano. Se uno si sente ben voluto, non ci sono barriere».

Il sacerdote vivrà in uno spazio all’interno della parrocchia con sei studenti di 19 anni che avevano già iniziato a condividere con lui il percorso di missione. Tre di loro vengono da Busto.
Busto che, dunque, si accinge a salutare “don Rava”, noto ben oltre i confini cittadini grazie al talento divulgativo dimostrato sui social, che utilizza anche per affrontare temi profondi.
Il sacerdote ha partecipato come ospite a trasmissioni televisive e, qualche tempo fa, fece molto discutere un botta e risposta via social con Fedez, che lo aveva bloccato su Instragram dopo averlo invitato qualche tempo prima a una puntata del suo podcast “Muschio Selvaggio”.

R.C.