L’Officina delle Idee 2.0 si è rimessa in moto. Ripartono gli incontri dell’associazione politico-culturale promossa a Busto Arsizio dall’ex sindaco Gigi Farioli.
Dopo gli appuntamenti con i giornalisti Paolo Del Debbio e Alessandro Sallusti e i seminari dedicati a diverse questioni centrali nel territorio e non solo – dalle comunità energetiche ai distretti del commercio, dalla sanità alla crisi demografica – lunedì 24 luglio, alle ore 20.45, a Villa Calcaterra si rifletterà sul tema “Malpensa, concreta sfida per la crescita del territorio. Scenari, prospettive, criticità”.
Una volta di più, spiega il consigliere comunale Farioli, coordinatore politico-culturale dell’associazione, «non si tratta di semplici eventi, ma di percorsi in cui si studia, ci si prepara e si approfondisce».
E questo tema è da tempo al centro dell’agenda dell’ex sindaco, che nei mesi scorsi si era appellato alle forze politiche, «in verità senza risposta», per riprendere e rilanciare la legge sul piano d’area Malpensa, così da identificare strumenti, incentivi di governo territoriale in senso infrastrutturale, ambientale, economico, finanziario per l’indotto di quest’area.
Più di recente, ha portato in assise a Busto una mozione sottoscritta dal resto della minoranza e approvata con voto unanime.
Ora l’argomento verrà sviscerato con altri stakeholder del territorio. «Persone autorevoli in grado di approfondire il tema», precisa Franco Binaghi, presidente dell’Officina delle Idee 2.0, affiancato da Nicola Lo Savio, responsabile del dipartimento Infrastrutture dell’associazione.
Interverranno Mauro Vitiello, presidente della Camera di Commercio di Varese, Antonio Chierichetti, avvocato, Mario Aspesi, già consigliere Sea e presidente Cuv, e l’eurodeputata Isabella Tovaglieri.
A coordinare i lavori sarà Farioli, che osserva: «Malpensa è un’infrastruttura fondamentale ma spesso succube di scelte non felici. Deve essere vissuta come un’occasione di sviluppo sostenibile economico, sociale, ambientale dell’intero territorio e non semplicemente come un tentativo momentaneo di investimento».
Ecco dunque l’occasione per tornare a parlare del piano territoriale d’area vasta davanti a un pubblico che si preannuncia composto anche da diversi sindaci del territorio.