Tutto è iniziato quando con la nonna realizzava lavoretti già alquanto originali, era piccina e si tuffava nella vernice, vedeva Art Attack e programmi tv di creatività, fino alle 3 di notte restava sveglia a completare i suoi disegni.
Ai tempi piccoli, col tempo grandi. Tanto che non passano molti anni e a Rebecca Longhin vengono commissionati murales nientemeno che al centro vaccinale di MalpensaFiere (LEGGI QUI), alla materna di Olgiate, al San Raffaele, a centri di moda londinesi, progetti richiesti da brand di alta moda. In questi giorni è impegnata ad abbellire i muri del parco San Francesco di Gorla Maggiore, luogo d'incontro di tanti giovani.
Lei, Rebecca Longhin, 17 anni di Olgiate Olona, brillante studentessa dell’Ite Tosi, il disegno e la pittura ce li ha nel sangue: bozza su computer, matita, bombolette e colori. In mezzo, tanta creatività.
Un estro nato fin da bambina quando con la nonna, di professione maestra d’asilo, imbastiva piccoli disegni che si divertiva a colorare. Poi via alle elementari: ovvio l’apprezzamento delle maestre che mostravano i suoi disegni negli open day.
Finché, quattro anni fa, iniziano i lavori veri e propri: dal “topo con il formaggio” realizzato nel giardino di casa al “piedone” che sta per schiacciare il Covid che finisce all’hub vaccinale di MalpensaFiere, poi i due innamoratini che con l’ombrello giallo si riparano dalla pioggia di mostriciattoli che raffigurano il virus.
La scuola materna del Buon Gesù di Olgiate le commissiona un murales da realizzare sulla parete della via Alfredo Di Dio e Rebecca dà vita a dei bimbi felici che salutano volteggiando in un arcobaleno di note.
Poi la sua cameretta. Cosa realizzare nel suo ambiente preferito, quello che nasconde i suoi sogni e segreti? Qui Rebecca disegna Alice nel paese delle meraviglie mentre pratica yoga.
«Mi piace moltissimo questa storia – confessa – Rappresenta la spensieratezza, la libertà, l’assaporare la vita fino in fondo, lo stupore, la meraviglia, il vivere tra le nuvole ma con determinazione. Vorrei essere come lei. E Alice che medita rappresenta la mia passione per lo studio della mente, della psiche».
Non a caso la piccola artista ha pensato bene di realizzare su un muro dell’ospedale San Raffaele sempre Alice spiata attraverso il buco di una serratura: «Volevo dire che nonostante ci sia sempre il male in agguato, dobbiamo sempre tenere aperto uno spiraglio di luce, di positività».
Così accanto al bel disegno ricco di colori e allegria c’è della riflessione. Rebecca è una ragazza cui piace pensare, a scuola la media dei voti è sempre altissima e nel disegno ritrova se stessa. «Quando disegno e dipingo mi rilasso – prosegue – capisco le mie emozioni, le sento poi le disegno così, quando anche a distanza di tempo osservo quello che ho realizzato, immediatamente rivivo quelle emozioni, capisco quello che provavo. È il mio modo per sentirmi meglio, per essere me stessa» (GUARDA IL VIDEO).
E che dire dei disegni poi divenuti tatuaggi? Almeno una quindicina di giovani portano impresse le idee della ragazza olgiatese. «A settembre mi piacerebbe frequentare un corso per imparare a tatuare», dice.
Ma parliamo del parco di Gorla Maggiore. Qui non solo farà parlare i muri che circondano un lato del campo di basket, ma coordinerà anche un gruppo di ragazzi diversamente abili dell’associazione bustese “Mai paura” che dipingeranno di viola e giallo i gradini del parco. Sui muri, già bell’è pronti con gessatura liscia, Rebecca Longhin dipingerà i bozzetti realizzati da due studenti delle medie che vogliono dire che lo sport è un mezzo di inclusione: a sinistra comparirà la scritta “Giocare per crescere più uniti”, a destra “Togheter is better”. Dunque “Insieme è meglio” per dire che lo sport è una palestra di inclusione, non solo di competitività.