La mozione “bipartisan” sugli attraversamenti pedonali pericolosi diventa un caso politico in commissione.
Il testo, pensato e presentato dal consigliere del gruppo misto Emanuele Fiore, esponente di minoranza, è stato sottoscritto dal capogruppo della lista Antonelli Marco Lanza (leggi qui).
E questo non è piaciuto ad alcuni colleghi della maggioranza. I malumori serpeggiati nelle chat del centrodestra nei giorni scorsi sono emersi chiaramente questa sera. Quando, per oltre un’ora, si è parlato del metodo piuttosto che del merito della questione.
Non appena il consigliere Fiore ha terminato l’illustrazione della mozione, volta a individuare le situazioni più a rischio, in particolare nei pressi di asili nido e scuole dell’infanzia, per poi «introdurre le soluzioni ritenute più idonee a ridurre la velocità dei veicoli in transito e agevolare l’attraversamento pedonale in sicurezza», il capogruppo di Forza Italia Orazio Tallarida ha espresso il suo «stupore».
«L’assessorato sta lavorando molto bene, è sul pezzo – ha osservato in riferimento a Salvatore Loschiavo, delegato alla mobilità nonché referente della lista civica Antonelli –. Penso che non ci sia bisogno di una mozione per sapere che in certe vie occorrono attraversamenti rialzati. Mi stupisce che l’abbia firmata un componente della maggioranza, che penso sia a diretto contatto con l’assessore che fa parte del suo stesso movimento».
L'interessato Lanza ha invitato il collega Tallarida a «stare tranquillo»: «Non si stupisca, la mozione va nella direzione già intrapresa da questo assessorato, che è stato interpellato. Il testo vuole solo incentivare ancora di più l’attività dell’amministrazione, a cui si lascia totale autonomia di intervento». «A me preme solo l’interesse dei cittadini», preciserà poi.
E se dai banchi dell’opposizione Santo Cascio (Progetto in Comune) ha “bocciato” l’intervento di Tallarida («Non mi è proprio piaciuto, interrogazioni e mozioni non devono essere solo appannaggio della minoranza»), dal fronte della maggioranza Luca Folegani (Fratelli d’Italia) e Laura Rogora (Forza Italia) hanno affermato che la questione poteva essere affrontata nei diversi incontri sul Piano della mobilità sostenibile promossi nei quartieri dall’assessore Loschiavo. «Un buon dialogo all’interno della stessa lista poteva servire di più di una mozione», l’opinione della forzista.
A proposito della lista Antonelli, l’assessore Maurizio Artusa ha parlato di «mozione pleonastica: cosa dovrà dire il collega di giunta sul fatto di eliminare gli attraversamenti a rischio?».
Il consigliere – e segretario – leghista Alessandro Albani ha provato a stemperare i toni: «Ognuno ha il diritto, forse il dovere di proporre mozioni e interrogazioni. Questa, nello specifico, è valida e va in scia a quanto sta già ben facendo l’amministrazione». Il suo invito, che alla fine verrà accolto dai proponenti, è stato quello di trasformarla in raccomandazione, senza quindi arrivare al voto che avrebbe potuto rendere ancora più evidenti malumori e divisioni.
Perplessità nella minoranza, col capogruppo del Pd Maurizio Maggioni che ha esortato la commissione a «entrare nel merito della questione, dopo un’ora». «Allucinante che ci siamo “mangiati” tutto questo tempo con una discussione di questo tipo», ha aggiunto Giuseppina Lanza (Popolo, Riforme e Libertà).
Quindi, finalmente, l’assessore Loschiavo è potuto intervenire. Non senza dirsi in disaccordo col collega di lista Lanza, che aveva parlato di «mozione molto poco politica» («anche le cose tecniche hanno un’implicazione politica», la puntualizzazione), lasciando anche trapelare una certa perplessità per la scelta di ricorrere a una mozione su questo tema, visto che «viene sollecitato qualcosa che, l’avete detto voi consiglieri, viene fatto costantemente».
Nella parte finale della riunione, Loschiavo ha sottolineato che «non ci siamo focalizzati solo sull’attraversamento pedonale, ma abbiamo creato le strade e le piazze scolastiche e utilizzato gli agenti di Polizia locale».
I dati, tra l’altro, «dicono che la percentuale di pedoni vittime del traffico è del 3 per cento e, paradossalmente, la maggior parte degli investimenti sulle strisce si verifica in presenza del semaforo».
Il problema verrà affrontato «in maniera molto più ampia con il Pums» ma, oltre a quelli già realizzati, ci saranno nuovi interventi mirati, con «un’attenzione particolare per piazza Trento e Trieste».