Economia - 11 luglio 2023, 07:22

VIDEO. Il presidente nazionale di Confartigianato ai piccoli imprenditori: «Le nostre "armi letali" bellezza, unicità, creatività e coraggio. Siamo affascinanti per i giovani»

Marco Granelli ospite per la prima volta qui, a Gallarate, in occasione del dibattito sul bilancio programmatico: «Servono luoghi come questi per trasferire il vissuto delle imprese a vantaggio di chi deve fare ancora ulteriori passi»

La sostenibilità, i giovani da attrarre nelle piccole medie imprese con il racconto di ciò che esse realmente sono, la spina sempre dolorosa dei pagamenti. Ma soprattutto, la stima e l'apprezzamento per le aziende varesine e l'azione di Confartigianato Varese al loro fianco.

Il presidente nazionale dell'associazione nazionale Marco Granelli era presente lunedì sera a un evento chiave nella sede di Gallarate, ribattezzato "Scenario plurale: costruire il futuro delle imprese". Di fatto, il bilancio programmatico, con analisi dettagliate sulla situazione provinciale e sulle prospettive di crescita, sulle sfide e sulle strade da percorrere. A dargli il benvenuto il presidente provinciale Davide Galli e il direttore generale Mauro Colombo nonché una folta platea di imprenditori. LEGGI QUI

Granelli è rimasto colpito dal confronto tra Sara Bartolini, responsabile della comunicazione e delle relazioni istituzionali di Confartigianato Varese, e Antonio Belloni, coordinatore del centro studi Imprese e Territorio.

A partire dalla sostenibilità, fattore delicato e irrinunciabile: non solo ambientale, come si è insistito durante l'incontro?

Sì, sostenibilità su cui abbiamo fatto lobby, come su altri temi importanti, nel senso positivo del termine. Vi abbiamo dedicato anche il nostro forum a Roma, ribadendo come la capacità di riposizionare la nostra azione in questi termini significa in primo luogo avere la capacità di occuparsi del benessere delle persone. 

Lei ha un legame di profonda stima con la realtà varesina. Come vede la provincia in questo momento storico?

Sono legato da un'amicizia di tanti anni e credo che il direttore Colombo e il presidente Galli siano persone con la visione e la capacità di mettere il territorio in connessione con un territorio così mutevole come quello di oggi. Il tema centrale che abbiamo affrontato è appunto quello della sostenibilità, tema nel Dna degli imprenditori di Confartigianato Varese. Credo che l'organizzazione abbia un compito importante, che non è quello di far conoscere la sostenibilità ma di dotare di tutti gli strumenti necessari gli imprenditori per poter essere sostenibili a tutto tondo. Servono luoghi come quello di stasera per trasferire il vissuto delle imprese a vantaggio di chi deve fare ancora ulteriori passi. 

Ha anche detto di essere fiducioso sul futuro delle Pmi, nonostante tutti i problemi?

Sì, sono ottimista perché come dico sempre, noi piccoli imprenditori abbiamo a disposizione una "arma letale" di conquista di massa ed è la bellezza... l'unicità, la creatività assieme tenacia e coraggio. Io credo che con queste armi il futuro non ci farà paura. Sapremo affrontare le difficoltà per dare alle comunità uno sviluppo, una coesione sociale che ci fa essere protagonisti i veri protagonisti del rilancio, non solo dell'artigianato.

Un tema caldo emerso stasera è quello dei giovani. Come attrarli nelle Pmi?

Io credo che oggi che l'artigianato possa costituire per i giovani un'ampia possibilità di realizzazione. Qui si possono trovare gratifiche economiche, ma anche realizzare le ambizioni di tantissimi ragazzi. Il nostro è un mondo affascinante, dobbiamo essere capaci noi di trasferire la bellezza di ciò che siamo fare.

Parlando anche il linguaggio dei giovani?

Sì, durante la convention dei giovani imprenditori abbiamo realizzato una collaborazione con TIkTok perché il modo di raccontare la nostra storia ci rende maggiormente attrattivi. 

Il ritardo dei pagamenti resta invece una spina nel fianco?

Abbiamo da sempre molta attenzione verso questo tema. Dal 2013, quando è stata recepita la normativa europea sui ritardi dei pagamenti, le cose sono un po' migliorate. Oggi però il fatto di avere cattivi pagatori mette in difficoltà il nostro mondo, perché nonostante le norme ci siano, molto spesso vengono superate e le aziende non sono messe in condizioni di avere la liquidità necessaria. Oltre alla nostra azione, ci deve essere anche un cambio culturale. Solo con un sistema di pagamenti equo e rispettoso si possono affrontare le sfide con serenità.

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Marilena Lualdi