Economia - 11 luglio 2023, 20:15

Milano Unica, crescono le aziende e si parte con fiducia

Sulla scia anche dei dati della tessitura il primo giorno a Rho vede un confronto sul futuro più roseo: «È complesso, ma dobbiamo fare squadra»

foto per cortesia di Milano Unica

Crescono le aziende a Milano Unica, cresce la fiducia.

I dati e le speranze

Questo in un periodo particolare per  la tessitura made in Italy: archivia il 2022 ancora in territorio positivo, registrando una crescita su base annua pari al +29,6%. Il fatturato di comparto sale a 7,9 miliardi di euro. Era nell'aria: «Le stime positive rilasciate dal Centro Studi di Confindustria Moda  - sottolineano gli esperti - lo scorso febbraio in occasione della precedente edizione di Milano Unica, allorquando si prospettava un recupero del +32,4%, hanno quindi trovato conferma, pur con une lieve attenuazione del ritmo di crescita. Questa performance ha fatto sì che il comparto superasse i livelli pre-Covid, con un aumento di 367 milioni in valore assoluto rispetto al fatturato 2019».


Anche per questo, l'inaugurazione del Salone in fiera a Rho è nel segno dell'ottimismo, pur non nascondendosi i problemi che le imprese del tessile si trovano ad affrontare.

Alla trentasettesima edizione partecipano fino a giovedì 13,  403 aziende italiane e alle 78 straniere, alle quali si aggiungono le 81 aree speciali: in tutto 562 espositori presenti.

Una rassegna che ha voluto rinnovare l'immagine degli stand, tanto da rivestirli di un materiale dalla geometria materica e contemporanea, che evoca la texture del tessuto. Che punta sull’area Sostenibilità Creativa, con un nuovo approccio: tutti i campioni esposti nell’area avranno caratteristiche di sostenibilità. 

Poi,  lo spazio, sempre più ampio, dedicato alle proposte per la donna, interpretando il desiderio di un’eleganza femminile, plasmata nei nostri tempi.  Si trovano tessuti esclusivi, filati nobili, mischie naturali e accessori pregiati, ma anche materiali ipertecnici, essenziali. Poi l'ingresso nel metaverso in collaborazione con PwC Italia,  

La cerimonia inaugurale ha dunque trattato temi cruciali per il settore tessile e accessori, con l’analisi di Claudia D’Arpizio, Senior Partner Moda e Lusso di Bain & Company, sulle performance del mercato premium e lusso, verso le prossime sfide che il settore dovrà affrontare nel medio periodo.

«Sono molto soddisfatto dei numeri di adesione, specie considerando che la selezione delle aziende presenti è di elevata qualità e la proposta creativa è sempre più qualificata.  I dati sulle presenze, che hanno superato i valori pre-pandemia, sono una grande motivazione a mantenere Milano Unica un evento scelto dai top-buyer internazionali, che cercano prodotti sostenibili e di pregio. Questo crea il circolo virtuoso della domanda, soddisfatta da un’offerta che si posiziona nel perimetro del lusso etico e della produzione del Made in Italy, che vede ogni edizione la crescita della proposta femminili d’alta gamma» commenta Alessandro Barberis Canonico.

Quindi i saluti istituzionali di Roberto Foresti, Deputy General Manager di Fiera Milano e di Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia.

Il nuovo formale

Claudia D’Arpizio ha offerto al comparto numerosi spunti di riflessione. 

A partire da una considerazione: «Il progressivo trend di stabilizzazione della supply chain tessile sta portando brand e retailer a normalizzare la loro domanda di tessuti (contro la forte crescita e gli anticipi degli ordini registrati nel 2022). Nel frattempo, il consolidamento del “nuovo formale” e l’affermarsi di connotati stilistici e di prodotto “più essenziali” stanno avendo un impatto significativo sulle tipologie di tessuti tradizionali e funzionali maggiormente richieste».

Nella seconda metà del 2023, ci si attende una possibile lieve riduzione dei volumi.

 «Il Tessile, Moda e Accessorio è consapevole dell’importanza di una trasformazione industriale che garantisca processi sempre più sostenibili - ha detto Ercole Botto Poala, presidente di Confindustria Moda - Agendo come sistema siamo stati in grado di compiere già importanti passi avanti, ad esempio sul tema dell’economia circolare, dove abbiamo anticipato di anni la normativa europea in termini di riciclo dei rifiuti tessili. Ma il cammino è lungo e complesso. In primo luogo perché le regole su cosa significhi produrre in maniera sostenibile non sono ancora definite a livello comunitario. Per non essere spettatori passivi di queste decisioni dobbiamo essere in grado di far sentire la nostra voce, e possiamo farlo solo lavorando in modo unitario».

Importanza avanzare insieme, «come un sistema in grado di produrre oltre 108 miliardi di fatturato nel 2022».

E quell'insieme, quella squadra, l'ha evocato anche il presidente di Sistema Moda Italia Sergio Tamborini.

 «L’industria del tessile condivide in tutti i settori, lusso, premium e mass market le prossime sfide ricondotte a due parole chiave: digitalizzazione e sostenibilità - ha sottolineato - Come Smi siamo fiduciosi che grazie all’innovazione riusciremo a spingere nuovi modelli di produzione e di consumo, ma soprattutto di circolarità sottolineando il ruolo chiave degli attori della filiera».

Virtuale a chi

 Tra gli altri interventi, quello di  Erika Andreetta, Partner PwC Italia, EMEA Fashion & Luxury Leader, che, con Matteo Bonente, Partner e Metaverse Lead di PwC Italia, ha realizzato il progetto delle stanze del Metaverso di Milano Unica. Virtuale, mica troppo. Chi ha vi ha puntato, ha portato a casa fior di affari in diversi settori e anche il tessile si è affacciato.

 «L’avatar di Milano Unica sarà la voce narrante della 37^ edizione, inviterà al salone - ha concluso -  aggiornerà sulle novità presenti e accompagnerà i visitatori durante l’esperienza nel Metaverso. Sono state sviluppate infatti ambientazioni 3D per rendere immersiva l’esperienza legata ai trend presentati in fiera, andando al di là dei confini di tempo e spazio. Sarà possibile così navigare nel Metaverso di Milano Unica fino al 25 luglio».

 

 

Ma. Lu.