Economia - 29 giugno 2023, 17:09

Donne, minori, immigrati, disoccupati, come cambiano le povertà in provincia di Varese: aumentata del 5% la richiesta di aiuti alimentari

La Caritas Ambrosiana ha presentato il Rapporto sulle povertà nella Diocesi. Nella zona pastorale varesina è aumentato del 19% il numero delle persone seguite, con netta prevalenza femminile (67%): calano i disoccupati, aumentano i problemi legati alla casa

La Caritas Ambrosiana ha presentato il Rapporto sulla Povertà della Diocesi di Milano, di cui anche Varese fa parte, stilato in base ai dati raccolti nel 2022 nelle strutture gestite dalla Caritas.

Il quadro che emerge è chiaro: l’area del disagio non accenna a ritrarsi, i redditi faticano sempre più a far fronte alle esigenze della quotidianità, pur in un periodo di espansione economica e occupazionale.

Il Rapporto è diviso per Zone Pastorali. La situazione di quella di Varese: 

- Nel 2022 si è registrato un aumento nel numero di persone incontrate rispetto all’anno precedente (+19,1% rispetto al 2021).

- Nel 2020 e nel 2021 la presenza di donne (rispettivamente 58,3% e 59,8%) era in calo rispetto al periodo pre-pandemico (nel 2019 erano il 62,3%). Nel 2022, invece, la presenza femminile (66,9%) è in aumento rispetto agli anni precedenti, superando anche il livello del periodo pre-pandemico (+4,6 punti percentuali).

- Per quanto riguarda la presenza di immigrati tra le persone accolte dai centri di ascolto del campione della zona 2 - Varese, dopo due anni in cui si era registrato un calo rispetto al periodo pre-Covid (erano passati dal 60,3% del 2019 al 53,4% del 2020 e al 56,8% del 2021), nel 2022 registra un lieve aumento (59,2%).

- Nella zona pastorale di Varese si registra la diminuzione della presenza di persone occupate sia rispetto al 2021 (erano il 20,4%) sia rispetto al 2020 (erano il 18,4%): nel 2022 sono, infatti, il 17,5%.

- In significativo calo la presenza di disoccupati rispetto all’anno precedente: nel 2022 sono il 35,6%, ovvero 10,3 punti percentuali in meno rispetto al 2021.

- Nel 2022, le persone con problemi legati al reddito (84,4%) si attestano sui valori dei due anni precedenti.

- Il dato sui bisogni dice che rispetto al periodo pre-pandemico sono in forte calo le persone con problemi di occupazione: dal 46,8% del 2019 al 36,4% del 2022 (-10,4 punti percentuali).

- Si rileva, invece, un significativo aumento delle problematiche abitative, passate dal 19,4% del 2019 al 24,7% del 2022, con anche un aumento di 8,1 punti percentuali rispetto all’anno precedente (16,6% nel 2021).

- Con l’aumento della presenza di persone straniere, si registra anche l’incremento dei problemi legati all’immigrazione: dal 4,8% del 2021 si passa all’8,1% del 2022 (+3,3 punti percentuali).

- Il generale impoverimento economico si è tradotto nel 2022 in un aumento di 5,4 punti percentuali delle richieste di beni alimentari rispetto all’anno precedente (dal 56,7% del 2021 al 62,1% del 2022); in calo, invece, le richieste di sussidi economici (25,1% nel 2022, erano il 30,3% nel 2021), restando tuttavia superiori ai valori pre-pandemici (19,6% nel 2019).

«L’impoverimento generale; l’aumento di immigrati tra le persone che chiedono aiuto; la “femminilizzazione” della platea degli ascoltati e aiutati; la conferma e anzi l’ampliamento della presenza, tra chi non ce la fa, di persone che lavorano; le difficoltà delle famiglie con figli minori: sono traiettorie di evoluzione dell’area di povertà che occorre tenere monitorate – ha osservato Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, commentando le risultanze del Rapporto ’22 – in generale, sono tutte spie di un disagio diffuso, reso più grave dalla pandemia, soprattutto tra chi viveva già in condizioni di vulnerabilità. Se si vuole veramente combattere la povertà, sono necessarie politiche di superamento del precariato lavorativo e di definizione di accettabili minimi salariali». 

 

M. Fon.