«La riforma Nordio prevede come novità che nell'avviso di garanzia debba essere descritto, sia pur sommariamente, il fatto per cui si è indagati, nonché essere indicato il tempo e il luogo del presunto fatto-reato. Oggi, infatti, chi riceve questo atto, già di per sé doloroso, può apprendere soltanto l'articolo di legge che si assume violato e null'altro. Il ministro Nordio introduce quindi una norma di civiltà: conoscere sin dal primo momento i motivi dell'indagine per assicurare all'indagato un pieno diritto di difesa».
Lo dichiara il deputato varesino di Fratelli d'Italia, Andrea Pellicini, membro della commissione Giustizia alla Camera.