Il mondo delle istituzioni, delle imprese, delle associazioni e dello sport bustocco rende omaggio a Carlo Monoli, scomparso a 101 anni.
Si attende una grande partecipazione all’ultimo saluto al Cavalier Monoli: il funerale si terrà martedì 16 maggio alle ore 10.45 nella chiesa di Sant’Edoardo. La salma si trova nella sala del commiato Caccia Services in corso Sempione 8 ter.
«Un altro dei grandi di Busto che se ne va», dice il sindaco Emanuele Antonelli, che conosceva bene l’imprenditore ed è amico dei figli.
Il primo cittadino aveva partecipato alla festa dei 100 anni: «Una persona eccezionale sotto tutti i punti di vista – prosegue –. È soprattutto a lui che si deve la costruzione del consorzio in zona industriale. Tutto è partito da lui, lo ricordo perfettamente.
La sua è stata una vita molto, molto densa, ha fatto di tutto e di più. È stato un grande, un altro dei grandi che se ne va. Ha fatto tantissimo in tutti i campi», ribadisce.
Anche nello sport: «Mi unisco al dolore della famiglia per la scomparsa di Carlo Monoli – afferma l’assessore allo Sport Maurizio Artusa –. Ci lascia una persona che ha saputo amare e arricchire il prossimo, sia sotto l'aspetto lavorativo che sportivo. Questo gli è valso il titolo di cavaliere ufficiale nel 1978. La nostra città perde una persona che poteva essere considerata un libro vivente: molteplici erano gli insegnamenti che si potevano trarre dai suoi racconti, non dimenticando anche il valore morale e civile della sua esperienza da partigiano nella Resistenza nel Raggruppamento Alfredo Di Dio. Il movimento sportivo della nostra città lo ringrazia per la generosità, professionalità e passione con le quali ha ricoperto numerosi incarichi dirigenziali, tra i quali la vicepresidenza del Coni Varese e la presidenza della Pro Patria nel 1983/1984».
«Sapeva sempre vedere “oltre”, in ambito professionale ma anche sportivo – sottolinea Cinzia Ghisellini, presidente dell’Assb –. La vita gli ha regalato tanti anni in cui ha dimostrato tutto il suo sapere e la sua passione. Un uomo di grandi valori e di grande umiltà. Lo associo ad altri personaggi come Cesare Vago, pietre miliari per lo sport. Come Assb, dobbiamo cercare di portare avanti il suo insegnamento, proseguendo il cammino lungo la strada tracciata».
Le fa eco il presidente del Panathlon Club La Malpensa, Giovanni Castiglioni: «Carlo Monoli è stato un grande panathleta e malpensante. Il suo lascito umano, sportivo ed etico rappresenta le fondamenta su cui si basa tutto il nostro movimento. Pur non facendo più parte del club da qualche anno, era rimasto un punto di riferimento insostituibile per molti soci che avevano condiviso con lui l’esperienza panathletica».
Lo scorso febbraio, ricorda Castiglioni, «in occasione dell’apertura delle manifestazioni per Castano Primo Comune europeo dello sport, avevamo deciso di assegnargli un premio fairplay alla carriera. Lo aveva ritirato il figlio e c’era l’impegno a trovarci quest’estate per poter idealmente riconsegnarglielo di persona. Purtroppo non c’è stato modo di farlo e questo è un grande dispiacere».
Tanti i ricordi e i messaggi di cordoglio pubblicati anche sui social in queste ore. «Ha rappresentato un’epoca e un’etica. Impossibile raccontarlo compiutamente a parole», scrive Luciana Ruffinelli, già assessore comunale e regionale.
«L’associazione divisione Raggruppamento F.lli Di Dio esprime le più sentite condoglianze alla famiglia Monoli ricordando l'impegno del Commendatore nel mantenere sempre viva la testimonianza della storia partigiana di cui lui stesso è stato artefice. Un grazie e un grande saluto», è il messaggio di Valerio Mariani anche a nome di Gianni Mainini e di tutto il consiglio direttivo.