La canapa è ormai una sostanza naturale ben nota, che è sempre più presente nella cosmetica, nei prodotti alimentari e tra gli articoli per fumatori. Nelle grandi città, inoltre, è possibile riscontrare l'apertura di un numero crescente grow shop, ovvero negozi specializzati nella vendita di tutto il necessario per l'assunzione e produzione autonoma di questo materiale straordinario e dalle mille proprietà benefiche.
Del vasto e variegato mondo della canapa, la cannabis light è solo un aspetto; nello specifico riguarda il suo uso legale ed è l'altra faccia della medaglia rispetto a quella che invece è considerata una sostanza stupefacente. Su questo le nostre leggi nazionali e quelle dell'Unione Europea non fanno sconti, ma spesso, per chi non è avvezzo all'uso della canapa, la faccenda non è sempre chiara e andrebbero fatte le dovute distinzioni.
In questo articolo troverai tutti i dettagli utili per comprendere esattamente cos'è la cannabis light, le informazioni da sapere se vorrai coltivarla, dove potrai trovarla e in che modo ne potrai beneficiare.
Cos'è la cannabis light e cosa la rende legale?
La prima cosa da sapere è che la cannabis possiede una serie di principi attivi, i fitocannabinoidi, tra i quali il CBD e il THC rappresentano la maggior percentuale. Il THC, ovvero il tetraidrocannabinolo, è il principio attivo che provoca i classici effetti psicoattivi generalmente legati al consumo di marijuana, ovvero l'euforia e la confusione, mentre il CBD, ovvero il cannabidiolo, è responsabile di una serie di effetti benefici che si riscontrano in ricerche in campo medico e farmaceutico.
È infatti un potente antinfiammatorio, analgesico, antidepressivo, anticonvulsivante, nonché una soluzione infallibile per problemi di pelle, insonnia e per innalzare le difese immunitarie e per questa ragione viene estratto dalla pianta per realizzare prodotti destinati a uso officinale e terapeutico. Ha inoltre il merito di tenere sotto controllo gli effetti psicoattivi del THC menzionati.
La quantità di CBD, dunque, deve essere inversamente proporzionale a quella del THC: nel dettaglio, per essere considerato legale, quest'ultimo non deve superare lo 0,6% all'interno del prodotto che viene consumato. In poche parole, la cannabis light e i suoi derivati devono contenere meno dello 0,6% di THC per poter essere messi in vendita e, in caso contrario, le autorità competenti possono procedere con la distruzione delle piante e il sequestro dei prodotti.
Cannabis light: cosa tenere presente per la coltivazione
La coltivazione della cannabis light con tale quantitativo di THC può essere liberamente praticata in Italia, purché provenga da semi coltivati all'interno dell'Unione Europea e si rispettino particolari criteri.
Nello specifico, la cannabis light:
- Può essere coltivata per essere trasformata nei vari prodotti ai fini terapeutici;
- Può essere destinata alla realizzazione di prodotti alimentari;
- Può dar luogo a semilavorati innovativi per varie tipologie di industrie;
- Può diventare materiale di base la realizzazione di opere di bioingegneria, per la bonifica di terreni e attività di ricerca;
- Può essere di sostengo allo sviluppo di filiere integrate presenti sul territorio finalizzate alla sostenibilità ambientale
È inoltre possibile coltivare cannabis light liberamente per uso personale e dunque in un quantitativo esiguo, che non implichi lo spaccio.
Il coltivatore non è tenuto a richiedere nessun tipo di autorizzazione, vale a dire che la semina di canapa con un quantitativo di THC inferiore allo 0,6% può avvenire senza prima comunicarlo alle autorità vigenti. Tuttavia, il Ministero delle Politiche Agricole consiglia ugualmente ai coltivatori di segnalare la propria coltivazione alle Forze dell'Ordine, inviando, in carta semplice, la tipologia e la quantità di semi acquistati con relativa fattura.
Quali sono i prodotti a base di canapa
La cannabis light può essere consumata in diversi modi, perché da particolari processi di lavorazione della canapa derivano svariate tipologie di prodotti che accontentano tutte le esigenze, anche di coloro che non desiderano fumare, oppure può essere utilizzata a scopo collezionistico o espositivo.
Nello specifico il mercato del settore propone:
- infiorescenze e soluzioni per vaporizzatori;
- cosmetici, creme e lozioni per un uso topico;
- alimenti a base di farina di canapa: pasta, biscotti, dolci;
- snack come cioccolatini e caramelle;
- infusi e tisane;
- oli subliguali con varie percentuali di CBD;
- semilavorati per industrie e attività artigianali;
- materiale per attività di bonifica e sovescio;
- prodotti per floricoltura e florovivaismo.
Dove acquistare i prodotti a base di cannabis light
I prodotti a base di marijuana sono sempre più diffusi e si possono acquistare sia nei negozi fisici specializzati, ovvero i grow shop, oppure presso i numerosi negozi online di cannabis light.