Busto Arsizio - 03 maggio 2023, 13:37

VIDEO. I ragazzi del Belotti Pensa illuminano Busto: «Con la loro arte mi hanno cambiato la vita»

Alla presentazione della mostra Dualismo di Luce contagia subito tutti l'emozione dell'artista Giuseppe Portella. Condivisa dagli assessori Maffioli e Reguzzoni e da tutti i protagonisti di un evento che è davvero speciale. Inaugurazione a Palazzo Cicogna venerdì alle 18

Giuseppe Portella fa vibrare di arte la sua luce: le sue opere in resina trovano spazio non solo in Italia, ma anche all’estero. Eppure ha trovato una fonte luminosa ancora più potente nei ragazzi del centro Belotti Pensa di Busto Arsizio: «Mi hanno cambiato la vita», assicura durante la presentazione della mostra "Dualismo di Luce" a Palazzo Marliani Cicogna. 

Un incontro irresistibile tra sociale e cultura, che la città potrà vivere da venerdì 5 maggio a sabato 4 giugno nelle sale delle Civiche Raccolte d'Arte. L'evento è promosso dagli assessorati alla Cultura e ai Servizi sociali - presenti  oggi la vicesindaco Manuela Maffioli e l'assessore Paola Reguzzoni - con il contributo della cooperativa sociale Dolce che gestisce il Centro diurno disabili Belotti Pensa.

Cinquanta opere, realizzate tra il 2006 e il 2022 con terre rare fotoluminescenti insieme alle resine. Un incontro con la luce molto particolare, perché emerge un'altra sua  anima in occasione dell'oscurità. Qui si fa strada, potente, il messaggio: il buio non esiste, ognuno di noi è luce e buio. Messaggio rafforzato ulteriormente, insieme all'altro, - uscire e portare la propria vita, la propria esperienza, la propria luce  - per l'inaugurazione venerdì alle 18, quando i ragazzi indosseranno gioielli luminosi. 

«Giuseppe Portella è un artista famoso, perché utilizza materiali speciali - sottolinea la vicesindaco Maffioli - Questa è una mostra che raddoppia il proprio valore». E l'assessore Reguzzoni: «La cultura dell'accettazione del diverso diventa un fil rouge negli eventi culturali della società». 

La collaborazione nasce dall'esperienza di "Intrecci d'arte" e vuole appunto uscire dagli spazi del centro, dialogare con Busto, scoprire e farsi scoprire. La dottoressa Raffaella Ganzetti del Cdd ha insistito: «Buio e luce, un tema democratico, perché entrambi vivono nell'individuo. Nel catalogo hanno scritto tutti i protagonisti senza differenze». E l'acquisto del catalogo permetterà di aiutare il centro.

Palazzo Cicogna si è messo in gioco e si è preparato per  l'evento: «Questa mostra è stata studiata per i suoi spazi - spiega il conservatore Silvia Vacca - e arricchisce culturalmente l'offerta». Tra le opere, ne brilla una a venti mani, realizzata dai ragazzi con Portella. La mostra è a cura di una personalità come Fortunato D'Amico e invita con particolare intensità le famiglie: perché fin da piccoli si possa cogliere il messaggio di come ciascuno abbia forza e fragilità, luce e buio. Sia, in una parola, immensamente speciale. 

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Marilena Lualdi