In consiglio comunale il sindaco Gianni Montano ha sintetizzato l’uscita di Mauro Carnelosso dal gruppo di maggioranza con la frase: «Legittimo cambiare idea e poi cambiarla ancora e, nel caso, ancora. Io, che non possiedo il dono dell'ecclettismo politico, la mia idea non l'ho cambiata».
Parole che non sono “andate giù” al diretto interessato e ad altre figure come l’ex segretaria della Lega Giorgia Cantù, che a distanza di qualche giorno hanno deciso di chiarire ulteriormente i motivi che li hanno spinti a prendere la decisione di allontanarsi definitivamente da Paese da Vivere.
«Montano ha poca memoria – commentano i due – riguardo alla lealtà e alla fedeltà di Mauro, e fa questo tipo di affermazioni per giustificare un’amministrazione che ormai fa acqua ovunque; come sempre deve cercare qualcuno a cui dare le colpe».
Le dimissioni dalla maggioranza dell’ex assessore alla salute, infatti, stando al diretto interessato non sarebbero giustificate dalla volontà di cambiare schieramento in vista delle prossime elezioni o da una mancanza di coerenza, ma proprio dalla scelta di mantenere saldi quei principi che anni fa lo spinsero ad unirsi al gruppo che oggi amministra Olgiate.
«Personalmente sono sempre stato coerente con le mie idee – sottolinea Mauro Carnelosso – e sono entrato in Paese da Vivere proprio perché sapevo che si trattava di una Lista Civica, al cui interno erano comprese diverse anime politiche, e proprio per questo poteva rappresentare tutta la cittadinanza.
Montano sa perfettamente perché mi sono dimesso, e non certo per i motivi citati da lui in consiglio; le motivazioni della mia uscita, infatti, erano specificate punto per punto in una lettera di due pagine che lui stesso ha ricevuto».
A raccontare come la situazione e gli equilibri all’interno della maggioranza siano cambiati nel corso degli anni è anche Giorgia Cantù che, pur non essendo tra i candidati in lista alle ultime amministrative, da sempre è stata vicina al gruppo di Montano, curandone la comunicazione e essendo parte attiva di moltissime delle iniziative organizzate sin dal suo insediamento.
«Io ero segretaria della Lega Nord otto anni fa – rimarca Giorgia Cantù – e allora appoggiai il primo mandato Montano a causa della stima che nutrivo nel sindaco uscente Giorgio Volpi; fu lui che me lo presentò come il suo “delfino”, anche se con il passare del tempo si è rivelato poi il suo peggior nemico.
Nonostante fossimo in opposizione quando era sindaco Volpi, infatti, con lui abbiamo sempre avuto la possibilità di confrontarci e di crescere politicamente, grazie alla condivisione e, soprattutto, alle commissioni».
Un aspetto che a quanto pare con l’attuale amministrazione è poco a poco venuto sempre meno, sino ad arrivare alla totale assenza di confronto spesso lamentata dalle minoranze e, a quanto pare, anche da alcune figure che sono, e sono stati in passato, all’interno gruppo Paese da Vivere.
«Il clima che c’era allora di sicuro non è lo stesso che c’è oggi con Montano – conclude l’ex esponente del gruppo – considerato che non ci sono commissioni e momenti di condivisione.
Né io né Mauro abbiamo cambiato idea anzi; è proprio per la nostra coerenza, per la volontà di non venir meno ai nostri principi, che abbiamo deciso di abbandonare un progetto che oggi è molto diverso da quello che Montano aveva promesso a noi e agli olgiatesi».