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Economia | 26 aprile 2023, 07:00

Le città più green del mondo e le loro politiche di gestione dei rifiuti

I cambiamenti climatici, purtroppo si sa, sono una realtà ormai consolidata, nonché un tema di grande attualità a livello politico e di dibattito pubblico in tutto il mondo.

Le città più green del mondo e le loro politiche di gestione dei rifiuti

I cambiamenti climatici, purtroppo si sa, sono una realtà ormai consolidata, nonché un tema di grande attualità a livello politico e di dibattito pubblico in tutto il mondo. Soprattutto le città diventano osservate speciali in un simile contesto, perché qui si concentra buona parte della popolazione e l’inquinamento è maggiore rispetto ad altre zone.

Già da tempo si parla di città sostenibile, modello caratterizzato da tratti ben precisi che punta alla riorganizzazione degli spazi urbani per renderli più efficienti, vivibili e green.

Cercare di diffonderlo in tutto il globo è operazione tutt’altro che semplice e immediata, anche se alcuni agglomerati urbani si stanno già dimostrando all’altezza, sia grazie ad azioni governative che al comportamento virtuoso dei cittadini, che devono per forza di cose andare di pari passo per raggiungere risultati concreti.

Cosa rende una città sostenibile?

Prima di conoscere da vicino quali città si sono distinte nel mondo, va compreso quali peculiarità debbano avere per poter rientrare nella categoria ‘sostenibile’. Innanzitutto è bene precisare che un contesto urbano non diventa sostenibile aggiungendo qualche pianta qua e là.

Anche il verde è importante, ma non l’unico requisito perché in gioco, oltre alla sostenibilità ambientale, c’è anche quella sociale ed economica correlate a benessere e crescita diffusa. Creare spazi verdi urbani consente di ridurre la carbon footprint, assorbendo una quantità maggiore di CO2, ma vanno affiancati ad altri interventi correlati per esempio alla mobilità sostenibile, incentrata su veicoli elettrici ma anche su servizi condivisi come car e bike sharing, integrando trasporti pubblici e privati. Rimanendo in tema di spostamenti, supportare lo smart working è una scelta che porterebbe a una riduzione importante di inquinamento, aumentando al contempo il benessere dei lavoratori.

In campo edilizio, le nuove costruzioni dovrebbero essere realizzate con un impatto ambientale minimo, seguendo i principi della bioedilizia ma anche ricorrendo alle tecnologie, capaci di ottimizzare i consumi non solo per i cittadini privati, ma anche a livello pubblico, attraverso il monitoraggio della qualità di acqua e aria. Andrebbe poi promossa l’installazione di pannelli fotovoltaici, nonché la riqualificazione energetica delle strutture abitative. Senza dimenticare la gestione circolare dei rifiuti, praticando una corretta raccolta differenziata e sostenendo il recupero e riuso dei materiali di scarto. A livello sociale, bisognerebbe cercare di rendere i servizi efficienti per i cittadini, adeguati alle loro necessità e inclusivi, portando avanti politiche di equità sociale e di crescita economica per tutte le fasce della popolazione.

La classifica della città più green: spicca il Nord Europa

Tenendo conto di simili fattori, nel 2022 è stata eletta come città più sostenibile al mondo Göteborg, seconda città più grande della Svezia molto attenta alla questione ambientale. A seguire Copenaghen in Danimarca, il cui territorio è ricco di piste ciclabili. Restano in Nord Europa anche la terza e quarta classificata, Aarhus in Danimarca e Glasgow in Scozia. Göteborg, oltre ad avere una rete di teleriscaldamento lunga 1200 chilometri che riscalda buona parte degli edifici presenti in città, è nota soprattutto per l’efficiente e particolarissimo sistema di gestione rifiuti. Innanzitutto lo svuotamento dei cassonetti è affidato a camion senza conducenti, che memorizzano alla prima uscita, guidati da un operatore umano, la rotta da seguire tramite GPS, e i punti dove sono collocati i bidoni da svuotare.

Il mezzo viene fatto procedere in retro, così da facilitare l’avvicinamento ai contenitori. I vantaggi principali sono non costringere l’uomo a scendere e salire dal mezzo, riducendo i tempi di raccolta e ottimizzando le risorse. A Göteborg c’è poi l’isola ecologica più grande d’Europa: 30mila ettari di parco dove è possibile gettare la spazzatura o recuperare merce usata, rivenduta a prezzi favorevoli dal comune invece che essere immessa nella catena di smaltimento. Gli operatori specializzati che ci lavorano si occupano di separare i vari materiali.

Presente anche la casa del riuso, in cui si cerca di reimpiegare oggetti non più vendibili così come sono, e che quindi finirebbero riciclati o bruciati. Grazie a questo modus operandi, il comune ha potuto ripagare l’investimento pubblico necessario alla realizzazione del parco, risparmiando anche sulla raccolta urbana, visto che i cittadini portano direttamente alcuni tipi di rifiuti all’isola ecologica.

Le città italiane più pulite

Stando al rapporto “Ecosistema urbano” di Legambiente, a spiccare sul podio è il nord-est della Penisola: eletta città green del 2022 Bolzano, seconda Trento e terza Belluno. Premiata Bergamo nelle Best Practice metropolitane: significativa la rinaturalizzazione delle aree protette intorno al capoluogo e, in termini di raccolta e riciclaggio, può contare su aziende come GVM, pronte a implementare e svolgere al meglio queste operazioni. Rispetto a Bolzano, dai dati che emergono si conferma oltre il 66% di raccolta differenziata dei rifiuti, il miglioramento negli indici legati al trasporto pubblico e la minor dispersione dell’acqua immessa in rete, pari al 29,6% contro il 31% dello scorso anno.

In crescita anche le infrastrutture dedicate alla ciclabilità e i Kw installati su edifici pubblici. Nel capoluogo altoatesino è peraltro presente un impianto termovalorizzatore, che garantisce autonomia nella gestione dei rifiuti, riducendo drasticamente l’emissione di agenti inquinanti durante il funzionamento.

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