Da una parte una questione di equità: si dovrebbe pagare in base ai rifiuti prodotti, si deve considerando l'evoluzione della normativa. Dall'altra l'inciviltà di chi non opera correttamente nella raccolta differenziata o abbandona l'immondizia per strada o nei boschi.
Il Comune di Busto ha avviato e adottato da tempo sistemi differenziati di raccolta dei rifiuti (porta a porta) che già tendono ad una gestione sempre più sostenibile e circolare dei rifiuti, sottolinea in una nota. A Sant'Edoardo poi c'è il sacco intelligente, con il chip che permette di identificare chi lo depone. Sempre con chi è pronto ad aggirare il problema: troppo spesso attorno i cestini si trova immondizia abbandonata.
«Ora la giunta, su indirizzo dell’assessore Maurizio Artusa, ritiene necessario mettere in atto le attività propedeutiche per la realizzazione di un sistema di misurazione puntuale della qualità dei rifiuti conferiti al servizio pubblico al fine di attuare un effettivo modello di tariffa commisurata al servizio reso a copertura integrale dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani, denominata Tariffa Rifiuti Puntuale (TARIP) - spiega in un comunicato - Si evidenzia che la sperimentazione del sistema di misurazione dei rifiuti indifferenziati con sistema a sacchi con chip Rfid è già stata adottata nel quartiere Sant’Edoardo e che la stessa ha dato ottimi risultati, dimostrando in scala reale l’applicabilità tecnico-gestionale dei sistemi di misurazione».
La finalità è «arrivare a far sì che ogni utenza paghi in modo sempre più legato alla sua reale produzione di rifiuto, con l’attribuzione personalizzata dei costi attraverso la contabilizzazione puntuale dei rifiuti prodotti, sulla base del principi europei “chi inquina paga” e “pago per quello che butto”, valorizzando comportamenti virtuosi, al fine di ottenere risultati ancor più apprezzabili nella raccolta differenziata e nella riduzione della produzione dei rifiuti stessi».
Ecco perché si è dato mandato ad Agesp spa di «sviluppare un progetto ed estendere su tutto il territorio comunale un sistema di misura dei rifiuti al fine di consentire di determinare il reale conferimento di rifiuti indifferenziati da parte di ogni singola utenza domestica e non domestica per l’effettivo passaggio a Tariffa Rifiuti Puntuale, avente natura corrispettiva, con decorrenza 1° gennaio 2025».