Busto Arsizio - 14 aprile 2023, 12:00

Joseph Fontano al Pina Bausch. Una vita in lotta per la danza

I ragazzi del liceo coreutico di Busto hanno avuto l’occasione di incontrare il grande artista, che ha ripercorso la propria vita segnata dalla grande passione per la danza

Un altro artista, un’altra storia. I ragazzi del liceo coreutico “Pina Bausch” hanno avuto l’occasione di incontrare un grande artista: Joseph Fontano. Il danzatore e coreografo statunitense di origine italiana ha raccontato la sua vita agli studenti del liceo di Busto Arsizio.

Si tratta di una vita di lotta per la sua passione più grande: la danza.
Una lotta iniziata fin dall’infanzia: il padre - un militare - non voleva un ballerino in famiglia. Joseph Fontano ha affrontato più volte il genitore, combattendo per poter inseguire il suo sogno. Un sogno che lo ha portato ad andarsene di casa ad appena 16 anni.

Dopotutto, a questa passione non poteva porre un freno. È come se avesse la danza nel Dna: è nato facendo teatro, e sua madre era una ballerina. Lei gli ha trasmesso qualcosa che prima gli era sconosciuto: la magia del palcoscenico.

Proprio il teatro è per lui una casa, un luogo sacro. Un luogo che gli è costato tante battaglie, perché Joseph Fontano non si è accontentato di danzare. Ha voluto - e vuole tutt’ora - renderla emozionante e creativa. In particolare, si è dedicato alla danza contemporanea, contrastando l’omologazione.  Secondo lui, quest’arte necessità di novità e personalità.

Per applicarle occorre studiare la tecnica, ma senza far diventare gli esercizi una mera ripetizione. In ogni movimento si deve cercare l’emozione che sta dentro lo strumento primario del ballerino: il corpo. Proprio lo studio permette di trovare un incontro tra la propria personalità e il linguaggio corporeo che il danzatore utilizza per comunicare.

Questa filosofia è applicata anche all’Accademia Europea di Danza (a Roma) diretta da Fontano. Anche lì, il coreografo ha voluto portare delle novità, lottando per realizzare i suoi progetti. Ha introdotto un corso di danza contemporanea, nonostante non avesse il supporto di altri. Anche in questo caso, ha dimostrato la sua forza d’animo e la sua passione per la danza.

Questa passione l’ha portato anche a scrivere un libro, “Il fulmine danzante”, che ha presentato ai ragazzi del liceo Coreutico. È la sua biografia, che racconta una vita ricca di battaglie ed incontri con personaggi famosi della danza, come Elsa Piperno, Martha Graham, Pina Bausch, e Luciana Savignano - madrina artistica del Liceo - per la quale ha realizzato la coreografia “Carillon”.

Alessia Martignon