Non c’era ieri il comitato ecologico Inceneritore e Ambiente di Borsano all’ultimo incontro sul piano industriale promosso da Neutalia.
Non è una novità: il comitato aveva disertato anche la precedente riunione tenutasi a Legnano.
Il motivo, come spiega il portavoce Adriano Landoni, che ha invece preso parte al flash mob davanti al municipio, è sempre lo stesso: «Ci era stata promessa da Neutalia una centralina in piazza don Gallarini per esaminare l’aria che respirano i bambini dell’asilo del nido e ragazzi delle scuole».
Ma per la zona sud della città, la scelta è stata quella di installare la centralina – finanziata proprio da Neutalia – vicino al termovalorizzatore, dove è già presente quella di Arpa.
Una decisione contestata a più ripresa da Landoni, che rivendica «le nostre continue richieste», in qualità di stakeholder riconosciuti, di posizionare il rilevatore della qualità dell’aria nel centro del quartiere.
Il portavoce del comitato se la prende con gli uffici e il tavolo tecnico responsabili della scelta, ma anche con il consigliere delegato al Verde e con il sindaco che, rimarca, dovrebbe essere attento alla salute «soprattutto dei più deboli».
Il mancato posizionamento della centralina in quello che per lui è un punto nevralgico è, secondo Landoni, «una profonda ingiustizia».