C’è un corto circuito alla Stazione ferroviaria di Gallarate. Evidente se si cerca di fare il biglietto in orari di notevole affluenza. Vedi la coda alla biglietteria tradizionale, ti accorgi che procede lentamente nonostante la presenza di due addetti, calcoli quanto tempo manca per l’arrivo del tuo treno e scegli la cassa automatica. Così faccio prima, pensi. Ma c’è un però, rilevato da Norman Di Lieto, giornalista, habitué dei trasferimenti Gallarate/Milano.
«Il distributore emette un biglietto di dimensioni sproporzionate, praticamente un A4». Il biglietto, comunque, c’è. Qual è il problema? Obliterarlo. «Non trovo dove fare l'operazione. Un ragazzo molto gentile, addetto alle pulizie, mi dice che da ieri gli obliterarori per i biglietti di quel tipo sono stati tolti». A tirare le somme: c’è un distributore di biglietti, posizionato per facilitare le operazioni in stazione, che eroga ticket “oversize”. Come se l’è cavata Di Lieto? «Sono andato in biglietteria per farmi obliterare il biglietto, saltando la coda».
Quindi: flusso verso lo sportello che si voleva evitare e sguardi truci delle persone in coda, afflitte dall’impressione di essere state scavalcate. Situazione transitoria in attesa di novità? Forse, ma, in loco, non ci sono cartelli che indichino la fase di passaggio. «Mi ha colpito – commenta Di Lieto – l’intervento spontaneo dell’addetto alle pulizie. Così come quello dell’operatore in biglietteria, che ha obliterato senza battere ciglio». Come a dire: è routine, va così.