Approfondire le implicazioni della normativa europea sulle case green e proseguire il dialogo tra la politica e le categorie più direttamente interessate dalla Direttiva sull’efficienza energetica degli edifici, approvata dall’Eurocamera lo scorso febbraio e in attesa di essere sottoposta a breve al negoziato tra Parlamento, Consiglio dell’Unione Europea e Commissione europea, il cosiddetto “trilogo”.
Con questo obiettivo l’eurodeputata leghista Isabella Tovaglieri, membro della Commissione Industria ed Energia del Parlamento europeo e relatrice ombra per il gruppo ID della Direttiva sull’efficienza energetica degli edifici, ha incontrato oggi i geometri della provincia di Varese su invito della presidente Claudia Caravati e del Tesoriere Matteo Fraschini.
«Questa Direttiva – ha sottolineato la bustocca Tovaglieri – non solo rischia di impoverire gli italiani, ma può mandare in tilt il settore delle costruzioni e il lavoro dei professionisti che operano nel comparto edilizio. Abbiamo quindi il dovere sia di stare vicini alle categorie interessate da questa nuova imposizione green, sia di continuare a batterci, nelle sedi del prossimo trilogo, per modificare target e tempistiche di questo provvedimento fuori dalla realtà, che colpisce in particolar modo il nostro Paese, caratterizzato da un patrimonio immobiliare unico in Europa».
«Mi piace pensare che questo possa rappresentare l’inizio di un concreto dialogo tra esperti del settore e istituzioni – ha dichiarato la presidente del Collegio dei Geometri Claudia Caravati –. Stiamo faticosamente uscendo da un tentativo di riqualificazione energetica degli edifici che non ha portato ai risultati sperati su larga scala, facendo emergere numerose criticità, e vorremmo non ricadere in una normativa complessa, inapplicabile e in continuo mutamento. La nostra competenza e puntuale conoscenza del territorio devono essere considerate fondamentali per la riuscita di una vera riqualificazione, che sicuramente richiederà tempistiche in grado di rispettare il valore e le particolarità del nostro patrimonio edilizio».