Busto Arsizio - 28 febbraio 2023, 07:00

La cantata dei giorni dispari di Eduardo De Filippo alla ribalta dell’Università cittadina

A illustrare il teatro del grande drammaturgo mercoledì 1 marzo al Museo del Tessile la professoressa Anna Marinoni. «L’umorismo amaro di De Filippo vuole con la risata farci pensare e riflettere sui valori della vita che si possono smarrire facilmente»

Prof. Anna Marinoni, relatrice dell'incontro su Eduardo De Filippo

Far superare al teatro dialettale i suoi confini, portandolo a far parte di un teatro nazionale italiano. Parola di Eduardo De Filippo che nella sua carriera ha puntato proprio a far valicare al teatro in vernacolo le frontiere facendolo approdare a un palcoscenico più ampio. Dunque quale sia l’importanza di Eduardo De Filippo nella storia non solo del teatro, ma della letteratura italiana tutta lo dimostra il successo che le sue commedie continuano ad avere sia in Italia che all’estero.

E del grande drammaturgo si parla mercoledì 1 marzo alle 15.30 al museo del tessile nell’ambito del cartellone dell’Università cittadina per la cultura popolare. A dipingere il grande autore della storia del teatro è la prof Anna Marinoni, docente di lettere che per tanti anni ha insegnato al liceo scientifico Arturo Tosi.

Titolo dell’incontro, “Eduardo De Filippo e La Cantata dei giorni dispari”.

«Con quest’opera Eduardo è stato il drammaturgo civile del nostro secondo dopoguerra – spiega la relatrice - mettendo a nudo gli aspetti tragici di una società  colpita  dalla miseria  non solo economica, ma anche morale. I suoi personaggi rappresentano uomini e donne comuni, spesso povera gente, che vive una vita fatta più di amarezze e dolori che di gioie. Eppure questi uomini e donne comuni emergono ciascuno con caratteri così chiari e incisivi da toccare i nostri cuori. L’umorismo amaro di De Filippo vuole con la risata farci pensare, farci riflettere sui valori della vita che si possono, come lui ci dimostra, smarrire facilmente».

L.Vig.