Informazione e conoscenza portano ad un senso di responsabilità. Di questo sono convinte Daria Mazzucchelli e Daniela Spadotto, socie di Legambiente e membri del Movimento Laudato Si’. Ecco perché hanno tenuto un incontro per sensibilizzare rispetto a un’azione tanto automatica quanto dannosa: gettare per terra i mozziconi di sigaretta.
Questo scambio tra le relatrici e i partecipanti è stato organizzato in collaborazione con Auser, associazione di volontari che si occupa di promozione sociale, incentivando la cittadinanza consapevole, l’invecchiamento attivo e il contatto tra generazioni.
L’incontro si è svolto proprio nella sede di Auser di Busto Arsizio, ma il tema viene proposto anche nelle scuole.
Lo scopo? Far capire alle persone che piccoli gesti possono causare a gravi danni, ma cambiare alcune semplici abitudini può portare enormi benefici per il pianeta.
I problemi? La disinformazione e la mancata consapevolezza in primis, ma anche la comodità e la maleducazione giocano la loro parte.
L’incontro è iniziato con una domanda: i mozziconi inquinano, qualcuno sa perché?
Lo hanno spiegato Daria e Daniela: un solo filtro di sigaretta contiene oltre 4mila sostanze tossiche e inquina più di mille litri di acqua. Ma non è finita qui: si degrada in un tempo superiore ai 10 anni, durante i quali si sbriciola dando origine a microplastiche che - alla lunga - entrano nella catena alimentare e danneggiano gravemente la salute dell’uomo.
Ovviamente anche gli animali sono a rischio, soprattutto pesci e uccelli, che mangiano i mozziconi. Questo accade perché i resti delle sigarette vengono gettati soprattutto sulle spiagge - dove rappresentano oltre la metà dei rifiuti - e nei parchi, dove costituiscono un grave rischio anche per i bambini.
E le soluzioni? Ci sono. Prima fra tutte l’informazione: la conoscenza del problema dovrebbe portare le persone ad essere più responsabili, perché per non danneggiare l’ambiente - e se stessi - bastano gesti quotidiani molto piccoli, ma dal grande valore.
«Cambiare le nostre abitudini e il nostro stile di vita può essere all’inizio di un miglioramento ambientale», spiegano Daria e Daniela.
Esistono anche delle alternative al gettare i resti delle sigarette per terra - oltre agli appositi contenitori - come il posacenere tascabile, che può essere sostituito da una qualsiasi scatoletta di metallo.
Ma la vera rivoluzione è il riciclaggio: i mozziconi possono essere purificati e poi trasformati per ottenere un polimero plastico impiegabile in svariati settori. Per raccoglierli, in alcune città sono già stati installati gli Smokers Points, contenitori specifici che permettono la conservazione dei filtri, in modo da poterli lavorare.
Adesso che conosciamo i rischi - e le alternative - smettiamo di buttare i mozziconi dove capita. Smettiamo di fare del male all’ambiente, ma soprattutto a noi stessi.