Politica - 08 febbraio 2023, 16:15

San Martino, da Palazzo Estense al Pirellone con il "metodo" Terzo Polo: «Ascolto, concretezza, sussidiarietà. Ai giovani mostriamo una politica fatta per passione, non per interesse»

L'assessore alla Tutela Ambientale di Varese corre con Italia Viva e Azione per un posto in consiglio regionale: «Le nostre proposte hanno una visione più ampia del qui e ora, bisogna perseguire obiettivi concreti unendo chi ha un problema e chi può risolverlo. Letizia Moratti ha i fatti dalla sua parte». E sul Terzo Settore: «Nessuno ne parla, ma è il tema più importante: da lì vengono fuori le forze migliori della società»

Questione di metodo.

L’assessore Nicoletta San Martino non è donna, né donna della politica, da campagna elettorale tutta santini, frasi a effetto e prezzemolismo, ovvero quella spinta che normalmente porta i candidati di ogni partito a mettere in primo piano il proprio volto in ogni occasione pubblica, dalla sagra del cavolfiore alle partite di pelota basca.

Se, tuttavia, dovessimo provare a identificarla con uno slogan, useremmo proprio questo: questione di metodo. Perché riassume sia la “folgorazione” che ha avuto incontrando il mondo di Italia Viva (in particolare l’onorevole Maria Chiara Gadda) e poi del Terzo Polo, sia il mantra che guida la sua azione nel presiedere a Palazzo Estense l’assessorato alla Tutela Ambientale, Sostenibilità Sociale ed Economia Circolare, sia infine l’ambizione che l’ha portata a candidarsi per un posto in Consiglio Regionale alle elezioni che si terranno fra pochi giorni (12-13 febbraio).

Questione di metodo: ovvero come appassionarsi alla politica senza averne mai fatto parte prima. «Lavoravo presso il Banco Alimentare varesino “Nonsolopane” - racconta - un’associazione che si occupa di raccogliere le eccedenze alimentari da distribuire alle famiglie che ne hanno più bisogno. In quest’ambito ho seguito personalmente un progetto specifico - chiamato “Dono” - di recupero della frutta fresca con l’obiettivo di trasformarla in marmellate, da mettere nei pacchi destinati alle persona assistite dall’associazione. L’iniziativa ha avuto un grande riscontro, tanto da essere riconosciuta come “best practice”, e mi ha permesso di conoscere Maria Chiara Gadda, che all’epoca stava studiando la sua legge contro lo spreco alimentare».

Da questo incontro è nata una nuova storia di vita e di impegno, che ha portato Nicoletta San Martino a candidarsi per le elezioni amministrative (eletta con 180 preferenze: «Per me è stata una sorpresa») e ora a mettersi a disposizione anche per il Pirellone, nel nome di un preciso modo di occuparsi della “res pubblica”: «Credo nel Terzo Polo perché è una realtà che vuole cambiare completamente la visione della politica, tornando all’ascolto degli altri, alla discussione, alla concretezza, al fare rete: tutto il contrario del semplice sbandieramento delle ideologie che caratterizza invece i partiti maggioritari. Questo è l’unico metodo possibile e ben si traduce poi nei provvedimenti e nelle proposte: quelle che nascono da noi hanno sempre una visione più ampia del qui e ora, perché guardano al futuro e implicano anche un cambio di prospettiva culturale».

Secondo l’assessore varesino la strada intrapresa potrà essere molto proficua, anche se si tratta di una sfida a lungo termine: «Proponiamo un modo di vedere le cose che piace alla gente e sta suscitando interesse: è la mancanza di concretezza che ha allontanato le persone della politica. E penso anche ai giovani: se fai vedere loro che la politica si può fare per passione e non per interesse, perseguendo obiettivi concreti, anche loro si appassionano. Lo dico per esperienza personale: quando racconto loro la mia storia e di come mi sono fatta coinvolgere, quando dico loro che può esistere anche una politica non calata dall’alto, ma capace di andare da chi ha un problema e da chi può risolverlo, li trovo molto interessati».

In questa campagna elettorale per il Pirellone nessuno parla di Terzo Settore: «Per me invece - attacca San Martino - si tratta del tema più importante. È dal Terzo Settore - in tutte le sue accezioni: dalla cultura allo sport, passando per l’ambito socio-sanitario - che possono venire fuori le forze buone della società, utili anche per amministrare. In caso di elezione mi piacerebbe portare in Consiglio ciò che abbiamo già messo in pratica qui: la ricognizione del territorio e la mappatura delle sue associazioni, in modo da metterle in rete, agendo nell’ambito della co-progettazione e in piena applicazione del principio di sussidiarietà. A Varese, grazie anche a un bando vinto di Regione Lombardia, abbiamo accelerato i tempi e raggiunto un traguardo che ci eravamo prefissati in 5 anni: la creazione di un hub tra le realtà presenti sul territorio che faciliti il lavoro».

San Martino parla anche di Letizia Moratti: «È una donna concreta, ha i fatti dalla sua parte, per esempio l’Expo da sindaca di Milano e la sistemazione del caos nella campagna vaccinale in Lombardia da assessore al Welfare. È capace e ha fatto una scelta coraggiosa: la vedo come la persona adatta a far crescere il nostro progetto e a far capire alle persone che la politica non è solo litigio, non è solo distruggere ciò che fanno gli altri. Sradichiamo queste idee: la politica è lavoro».

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