«Inizio la mia campagna elettorale dal luogo simbolo del fallimento di Regione Lombardia».
Sono le prime parole da candidato al consiglio regionale di Luca Carignola, l’avvocato varesino segretario del Pd cittadino. Le pronuncia sullo sfondo di treni e binari, nel piazzale antistante la stazione Nord, attorniato dai militanti locali (presenti il sindaco Davide Galimberti, gli assessori Dimaggio, Molinari e Civati e diversi consiglieri comunali), suggerendo inevitabilmente uno dei focus principali della sua missione: i pendolari.
«Trentamila firme - argomenta - hanno denunciato l’inefficienza del servizio. La situazione è ormai insostenibile e serve una svolta». Nutrito l’elenco delle proposte: «Indispensabile sarà un piano straordinario di manutenzione rotabile: se si accumulano così tante inefficienze, significa che manca qualcosa. Vanno poi incentivate le corse e migliorata la sicurezza: le telecamere della videosorveglianza non bastano, sono necessarie maggiori presenze sui treni».
L’intenzione è poi quella di sanare una mancanza ben specifica: «Varese - continua Carignola - è l’unico capoluogo di provincia lombardo a non godere di un collegamento ferroviario diretto con la Stazione Centrale di Milano. Non c’è mai stata la volontà di arrivare ad averlo: noi ce lo poniamo come obiettivo per i prossimi cinque anni».
In mezzo a un accenno alla sanità («Quanto sta accadendo con le liste di attesa è sotto gli occhi di tutti: non si può recuperare in pochi giorni il disastro di anni…»), l’elogio è alla squadra e al sistema: «Tutte le persone che vedete qui è come se fossero candidate con me, perché sono coloro che hanno portato il PD a essere il primo partito cittadino. A Varese abbiamo lavorato bene e ascoltato le persone: non solo annunci, ma fatti, come il cantiere (quello delle stazioni ndr) alle nostre spalle dimostra: portiamo ora la stessa esperienza in Regione».
«La partita elettorale è aperta, anche perché dopo parecchi anni per la prima volta il 12-13 febbraio si voterà solo per la Lombardia e sappiamo che Attilio Fontana non gode del consenso della maggioranza dei lombardi. Majorino ha dimostrato sul campo le sue qualità di amministratore capace ed esperto: ha tutte le carte in regola per diventare il prossimo governatore».
«Ha un grande significato lanciare la campagna elettorale da qui - chiude Davide Galimberti - L’importanza del mezzo pubblico è sempre più lampante, ce ne accorgiamo in questi giorni con l’ennesimo aumento del costo del carburante. Come può Regione Lombardia essere la guida del Paese con questi problemi? Io faccio il mio in bocca al lupo a Luca: con il nostro gruppo daremo una svolta anche in Regione»