Ancora una volta al centro delle discussioni del consiglio comunale castellanzese la carenza di medici di base sul territorio comunale, che in città si sta facendo sentire in maniera più pesante che altrove.
Grazie a una mozione e a un’interrogazione presentata dai consiglieri del Centro Destra Unito, anche la seduta pre natalizia del 21 dicembre è stata l’occasione per il sindaco Mirella Cerini e per l’assessore Cristina Borroni per fare il punto sulla situazione, spiegando come il dialogo con gli enti sia costante, anche se al momento non si è ancora stati in grado di trovare una soluzione definitiva al problema.
«Come tutti ben sanno – ha ricordato la vice sindaco Borroni – alla fine dell’estate il dottor Soragni e il dottor Sala sono andati in pensione; seppur con grandi difficoltà, e con un aiuto da parte del personale aggiuntivo che abbiamo affiancato a quello che normalmente opera al Cup, si è riusciti a supportare i castellanzesi nella ricerca di un nuovo medico. Questo sino ad ottobre, quando anche la dottoressa Nasuelli ha deciso di cessare l’attività; gli altri medici che operano sul territorio a questo punto avevano già raggiunto i massimali, e non c’è stato modo per i suoi pazienti di trovare un sostituto».
Ad oggi dunque, sono quasi 2000 i castellanzesi senza medico, a cui andranno ad aggiungersi a breve altre 3.500 persone a causa di nuovi pensionamenti.
Una situazione decisamente ingestibile ed insostenibile, solo in parte tamponata dall’ambulatorio allestito dalle autorità sanitarie all’interno dei locali dello stabile situato in via Roma.
«Io stessa ho presidiato per alcuni pomeriggi il Cup – ha proseguito Cristina Borroni – così come del resto ha fatto il sindaco; nel corso delle settimane abbiamo raccolto le proteste e le paure dei cittadini che si rivolgevano all’ufficio, e abbiamo subito attivato un dialogo con gli enti preposti per trovare una soluzione a questo importantissimo problema.
Ad oggi Ats ha aperto un bando straordinario per l’attivazione di ambulatori medici temporanei, stimando che il fabbisogno della città sia di tre professionisti, ma nessuno ha ancora risposto all’appello».
I colloqui con la direzione sanitaria, dunque, sono serrati, ma una soluzione per fare in modo che tutti i castellanzesi abbiano un dottore di riferimento ancora non è stata trovata, anche perché l’amministrazione non ha la competenza diretta sul tema, e può solo avanzare proposte che saranno poi vagliate dagli enti preposti.
La speranza è che grazie alle continue ricerche da parte di Ats qualche giovane medico decida di rispondere all’appello, e che già a partire dal nuovo anno la situazione possa tornare a normalizzarsi.
«È necessario fornire le condizioni ottimali per invogliare i medici a scegliere Castellanza – ha esortato il capogruppo di minoranza Angelo Soragni – magari offrendo loro affitti calmierati per i locali che ospitano gli ambulatori.
Inoltre nel frattempo si potrebbe chiedere ai dottori ancora in attività di aumentare i massimali, e a quelli in pensione di ornare a lavorare anche solo per un giorno a settimana, per aiutare la comunità».
Alle proposte di Soragni ha risposto il sindaco Cerini, che ha nuovamente sottolineato come, purtroppo, l’amministrazione non abbia la competenza sulla materia in oggetto, e non possa prendere alcuna decisione concreta sull’argomento.
«Da parte nostra – ha sottolineato la prima cittadina – abbiamo fatto delle proposte e ci è stato risposto “verificheremo” dagli enti competenti; possiamo farci solo portavoce delle necessità dei castellanzesi, ma le decisioni non spettano a noi».
Un argomento, quello della carenza dei medici, che pare aver messo d’accordo per una volta i membri della maggioranza e dell’opposizione, che hanno votato compatti all’unanimità una mozione che invita il sindaco a proseguire il dialogo con gli enti, relazionandone poi i contenuti in consiglio.
«Vorrei cogliere l’occasione – ha concluso Mirella Cerini – per fare a tutti i consiglieri e a tutti i cittadini i nostri più sentiti auguri di Buon Natale e buone feste.
Mi sarebbe piaciuto riuscire a regalare alla cittadinanza in occasione delle feste dei nuovi medici, ma purtroppo questo non è stato possibile. Un regalo che riguarda comunque la salute di chi abita nella nostra città, però, siamo riusciti a farlo: stiamo lavorando affinché, presumibilmente dal mese di marzo, parta uno screening carotideo gratuito rivolto alla popolazione tra i 60 e gli 80 anni; stiamo mettendo a punto gli ultimi aspetti della campagna, e appena tutto sarà definito daremo le informazioni necessarie per aderire».