Storie - 20 dicembre 2022, 21:12

Nel cielo una favola di Natale. Che percorre 300 chilometri

Un palloncino è stato ritrovato a distanza da una persona di buon cuore, che ha deciso di esaudire il desiderio di una piccola olgiatese di nome Zoe

Si sente dire spesso che le feste natalizie sono il periodo più magico dell’anno, che a Natale siamo tutti più buoni, che le feste ci permettono di ricordare il vero significato del donare. Per molti queste sono solo frasi fatte, cose che si dicono per abitudine e che non hanno nessun riscontro con la vita reale di ogni giorno, ma, visto quello che è successo a una piccola olgiatese, forse chi la pensa così sbaglia.

Questa favola di Natale inizia nella sera dell’11 dicembre quando le sezioni di Avis e di Aido Olgiate organizzano, come avviene ormai da anni, il tradizionale lancio di palloncini, rigorosamente biodegradabili, che permetterà ai piccoli di spedire per via area le proprie lettere a Babbo Natale.

Tra i tanti bimbi che si sono presentati in comune per far timbrare e poi spedire la loro letterina anche la piccola Zoe Colombo, di 5 anni: come hanno fatto anche i suoi fratelli prima di lei ha deciso che i palloncini sono il modo più sicuro per fare arrivare la propria lettera a destinazione.

Niente di più vero. «La lettera l’abbiamo portata da casa - spiega Michela Borrini, mamma di Zoe – un semplice foglio che conteneva la lista dei giocattoli desiderati per Natale, senza nemmeno la busta, niente a confronto delle lettere plastificate e preparate per l’occasione che erano in mano ad altri bambini. Non c’era nemmeno l’indirizzo di casa, che ho aggiunto solo all’ultimo quasi per un ripensamento».

Un ripensamento che si è rivelato provvidenziale, quasi come se fosse stato ispirato da Babbo Natale in persona perché la lista, decisamente corposa, della piccola Zoe è stata attaccata a ben due palloncini e è stata lasciata andare nella notte olgiatese insieme alle altre.

Sarà per i due palloncini che si sono fatti forza tra di loro, sarà per il fato, sarà per la magia del Natale ma questa umile lettera ha saputo resistere alle intemperie ed è riuscita a percorrere più di 300 km, sino a Consandolo, una frazione del comune di Argenta, in provincia di Ferrara, dove uno dei palloncini ha deciso di abbandonare la missione e l’altro si è fermato a riposare agganciato ad un albero.

Ed è stato proprio in questo momento di meritato riposo che la signora Graziella, ha alzato lo sguardo e lo ha notato lungo il percorso che ogni mattina compie quando porta a passeggio il suo cane. Incuriosita la signora, che abita proprio a Consandolo, si è avvicinata e ha visto che dalla cordicella pendeva un foglietto che ha subito letto non resistendo alla tentazione. Era la letterina con la lista dei regali della piccola Zoe, che il destino aveva messo nelle sue mani: impossibile rimanere indifferenti. «La signora Graziella – prosegue Michela Borrini – è una nonna, e mi ha spiegato che una cosa simile non le era mai capitata, quella lettera era arrivata proprio a lei, non poteva non fare nulla».

Ecco, dunque, che la sera del 19 dicembre a casa di Zoe suona il campanello e il postino consegna un pacco. «Era un pacco indirizzato proprio a Zoe – racconta la mamma – e io e suo padre per un attimo non capivamo come una bimba di 5 anni potesse riceverne uno, forse un parente che aveva dimenticato di dirci di averle mandato un regalo? L’abbiamo quindi aperto insieme alla piccola e al suo interno abbiamo trovato una lettera e un pacchetto incartato da parte della signora Graziella che abbiamo subito chiamato per dirle grazie per il suo bellissimo gesto».

La signora, infatti, ha voluto esaudire proprio uno dei desideri della lista di Zoe, non prima di essersi consultata con Babbo Natale in persona, e le ha spedito una confezione di materiali artistici che le permetteranno di dedicarsi alla sua passione per il disegno.

«Questo gesto è arrivato proprio quando ne avevamo bisogno – conclude mamma Michela – è stato un gesto dolcissimo da parte di una persona con un cuore grande, che mi ha commosso ed emozionato, e mi ha permesso di tornare a credere nella magia del Natale». 

Loretta Girola