Busto Arsizio - 17 dicembre 2022, 14:33

Agesp Energia: Busto pronta a cedere il 70 per cento delle quote

Costi della materia prima insostenibili, troppo forti i colossi del mercato. La società vale oltre 40 milioni. Attenzione a utenti e dipendenti

La riunione della commissione su Agesp

Agesp Energia, il Comune di Busto è pronto a cedere il 70 per cento delle quote. Se ne è discusso in commissione Affari generali oggi, 17 dicembre. Il cammino sembra segnato. Quanto vale la società? Da quanto emerso nella sala di palazzo Gilardoni, 46,5 milioni, 41,7 “reali”, al netto, fra l’altro dell’indebitamento (perizia del professore Iulm,  Angelo Miglietta).

Perché andare sul mercato? Gianfranco Carraro, direttore generale: «Alpherg , fornitore, ha costretto Agesp Energia ad accollarsi costi crescenti per l’approvvigionamento di gas, senza mai ricaricare sugli utenti come hanno fatto altre società, delle “big”». E siccome il teleriscaldamento è a saturazione e non può soddisfare le esigenze di Busto, occorre «…trovare un partner per ampliare la parte industriale della rete».

Alla base, una situazione penalizzante per un’azienda con la “pezzatura” di Agesp. Anche a causa dell’aumento dei prezzi relativi alla materia prima, al gas: «Oltre un euro a metro cubo». Più o meno una moltiplicazione per tre: «Man mano che crescevano i costi, li dovevamo garantire.  Abbiamo dovuto seguire le regole imposte da Arera, pagando il gas giorno per giorno per quello che valeva. La società ha dovuto accollarsi extracosti».

Il capogruppo della lista civica del sindaco, Marco Lanza, ha evocato una «…situazione esiziale, quasi irreparabile» e ha parlato di «impossibilità a concorrere in un mercato di big»,mentre il capogruppo Pd Maurizio Maggioni teme il “rischio svendita”. Gigi Farioli punta l’attenzione sulla necessità  «…di fare reggere la strategicità di Agesp nel processo di valorizzazione dell’economia circolare».

Il sindaco, Emanuele Antonelli, ha anticipato che i proventi della vendita (non certi, ma ci sono previsioni ragionevoli sul buon fine dell’operazione) salvaguarderanno la società e andranno a favore di forno crematorio e comunità energetiche, tema ormai ricorrente nel dibattito pubblico locale.

Stefano Tosi