La sensibilità a Busto c'è, ma occorrono altri segnali. Uno potrebbe essere un vero e proprio piano di eliminazione delle barriere architettoniche. Su questo punto sonda in consiglio comunale il gruppo di Popolo, Riforme e Libertà Gigi Farioli Emanuele Fiore, Giuseppina Lanza.
Che hanno presentato un'interrogazione. Partendo dal fatto che «l’attenzione ai temi della disabilità ha sempre costituito positiva caratteristica sia dell’amministrazione comunale di Busto Arsizio che delle sue diverse articolazioni associative del terzo settore e del volontariato in genere - e ancora - e , come anche sollecitato anche dal nostro gruppo con specifico atto consigliare, in occasione della giornata internazionale della disabilità di due anni orsono, e con commendevole lungimiranza sperimentale l’assessorato all’inclusione ha promosso e previsto l figura del Disability manager».
Ma facendo appunto un'altra mossa: «I sottoscritti consiglieri interrogano sindaco e giunta per sapere se , nell’ambito della organica politica tesa a eliminare ogni barriera facilitando la fruibilità urbana, civile e sociale della città tutta, non intenda prevedere, come del resto previsto da ordinamenti nazionali e regionali , la predisposizione di un Piano Eliminazione delle Barriere Architettoniche, sfruttando eventualmente anche gli incentivi e i contributi predisposti ad hoc da Regione Lombardia. Come gruppo ci impegniamo sin d’ora a dare il nostro contributo per l’approvazione e il sostegno a ogni iniziativa coerente a tale impegno a partire dalla predisposizione del prossimo bilancio preventivo».