Busto Arsizio - 06 dicembre 2022, 07:00

Rinasce la statua che ha dato speranza a tanti malati

Giovedì 8 dicembre benedizione e processione per la scultura dedicata all'Immacolata Concezione: su di lei si sono posati gli occhi dei ricoverati dell'hospice, della psichiatria, delle malattie infettive di Busto. L'Unitalsi ha voluto prendersene cura

Su quella statua si sono posati gli occhi di tante persone, cercando una luce di speranza. È l'Immacolata, che si trova in un punto dell'ospedale di Busto Arsizio, particolare a maggior ragione se pensiamo agli anni che stiamo cercando di lasciarci alle spalle, quelli del Covid: vicino al padiglione delle Malattie infettive e a quello dove si trovano anche reparti come l'hospice e la psichiatria. 

Quella statua là fuori dai vetri della propria stanza è stata una luce per molti, ma era anche divorata e oscurata dallo scorrere implacabile del tempo. Era stata voluta da don Abramo. Non potevano stare a guardare coloro che da sempre accompagnano i malati nei luoghi di fede e che garantiscono loro assistenza e amicizia: l'Unitalsi di Busto Arsizio.

«Abbiamo voluto fare qualcosa, provvedendo al restauro della statua - spiega Nicola Ruggiero, presidente dell'Unitalsi a Busto Arsizio - così è stato svolto un importante lavoro e ora ci sarà una processione, proprio nel giorno dell'Immacolata». Se n'è occupata l'associazione, grazie al supporto di Antonio Colombo che ha voluto rendere omaggio alla Madonna con il suo contributo: «Si è voluta testimoniare con la presenza di Maria la vicinanza con la preghiera ai sofferenti ricoverati in quei padiglioni».

Un gesto, come una carezza, che giovedì 8 dicembre sarà offerto agli occhi e alle preghiere di tutti con una cerimonia. Dopo la Messa in cappellania delle 14.45 si procederà da parte di monsignor Severino Pagani - spiegano i volontari - alla benedizione della statua della Immacolata Concezione. Ci sarà una processione, come quelle che riuniscono i fedeli a Lourdes, e chiamerà Unitalsi, Oftal, Avulss Oari, tutti coloro che collaborano con la cappellania.

Marilena Lualdi