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Territorio | 29 novembre 2022, 09:09

Buon compleanno bisnonna Iole: 100 anni splendidamente portati. «Il Covid una vera schifezza, lavoro anche in casa di riposo»

Grande festa oggi alla Casa don Guanella di Barza a Ispra dove la signora Zuccato, veneta d'origine ma che ha vissuto tra Cassano Magnago, Cardano al Campo e Angera, risiede da qualche anno: «Ho lavorato alla Fratelli Guenzani di Gallarate, ma mi piaceva molto anche viaggiare». Un consiglio per i giovani? «Andare a letto presto la sera e volere bene ai genitori»

Auguri alla signora Iole Zuccato che oggi compie 100 anni

Auguri alla signora Iole Zuccato che oggi compie 100 anni

Un compleanno speciale quello che verrà festeggiato oggi alla Casa don Guanella di Barza a Ispra. La signora Iole Zuccato, nata il 29 novembre del 1922 a Montecchio Precalcino, in provincia di Vicenza, compie 100 anni.

Primogenita di sei figli, ne ha avuti due, Franca e Antonio dal marito Luigi, scomparso molti anni fa: nonna Iole è cresciuta a Cassano Magnago e si è sposata a Cardano al Campo. 

«Nella mia vita sono sempre stata felice - racconta la neocentenaria - mio marito Luigi a 70 anni è morto e io ho continuato la vita da sola, con i miei figli che mi hanno sempre voluto tanto bene e me ne vogliono ancora. Ho sempre aiutato tanta gente: tramite il Comune, portavo il cibo alle famiglie che non avevano da mangiare. Ho sempre fatto una buona vita, però anche un po’ triste perché senza marito».

La signora Iole ci racconta come ha conosciuto Luigi che poi diventerà sua marito. 

«Da ragazza non ho mai avuto fidanzati, poi sono andata in un ospedale militare dove venivano ricoverati i feriti che tornavano dalla guerra - spiega - io ero lì per fare visita ai malati e ho incontrato Luigi che era stato ricoverato, ci siamo innamorati e nel giro di poco tempo ci siamo sposati».

Una volta andata in pensione, la signora Iole ha fatto la volontaria in una casa di riposo, a fare compagnia agli anziani, giocando a carte con loro. Fino a quando è diventata nonna: da allora si è occupata esclusivamente della cura dei nipoti. 

«Ho sempre fatto una vita tranquilla, ho sempre lavorato tanto e ho avuto tante soddisfazioni dal lavoro - prosegue la festeggiata - a Gallarate, nella ditta Fratelli Guenzani, la signora maestra Mercedes mi ha insegnato di tutto, da come ricamare a come "sgridare" il personale. Questi insegnamenti mi sono serviti quando la mia titolare è andata in pensione e ha lasciato l’azienda nelle mie mani. Mi piaceva anche viaggiare. Il viaggio che mi è rimasto nel cuore è stato quello in Turchia, ma ho visitato tanti altri paesi: Spagna, Francia, Egitto, Russia, Libia, Monaco di Baviera e Lourdes».

Una quindicina di anni fa si è trasferita ad Angera.

«Ho sempre avuto una fede molto forte e ancora adesso vado a messa tutte le sere e prego per tutti i miei cari - dice Iole - adesso sono nonna e bisnonna felice, speriamo che duri. Sono nonna tre volte e bisnonna una volta: la mia pronipote ha circa 9 mesi e si chiama Tilde».

La signora Zuccato si da da fare anche alla don Guanella di Barza dove non sta certo con le mani in mano. 

«Alla mattina lavoro ancora - racconta - sono occupata giù in lavanderia a piegare asciugamani, strofinacci, tovaglioli e fodere del letto. Faccio dalle 9.00 alle 11.30. Poi dopo mangiato faccio un sonnellino e leggo il giornale, per me qui sono tutti amici».

Il Coronavirus ci ha provato, ma bisnonna Iole è stata più forte anche della malattia. 

«In struttura abbiamo avuto il Covid - continua - questo virus è una vera schifezza. Mi ha fatto stare 8 giorni in camera isolata anche se stavo bene, ho pianto, ero triste, dormivo, leggevo e pregavo nell’attesa di tornare alla vita di tutti i giorni. Appena ho potuto sono tornata a lavorare in lavanderia. Sto vivendo la mia vecchiaia tranquilla, senza pensare male di nessuno».

Il secolo di vita è davvero un traguardo invidiabile, soprattutto se ci si arriva così attivi e lucidi. 

«Tante volte dico: “Mamma mia, mi sembra quasi impossibile. E invece li ho!” e cerco di fare la brava e di godere un po’ di salute. Non ho un segreto per arrivare a 100 anni, io sono sempre stata bene e ho sempre lavorato tanto. Per intanto non mi fa male niente, solo una gamba ogni tanto perché sono caduta. Parlo poco, ma la mia testa la faccio funzionare».

«Se dovessi dare un consiglio ai giovani!? Di andare a letto presto la sera e di volere bene alla mamma e al papà» conclude con saggezza la signora Iole. 

«Possiamo confermare che la signora Zuccato è una grande lavoratrice e aggiungiamo come abbia ancora una mente lucida e vivace. Attenta a tutto e tutti, Iole, che ha un caratterino grazie al quale non si fa sottomettere da nessuno, ha sempre tanti sorrisi per tutti» sottolinea il personale della casa Don Guanella. 

Matteo Fontana

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