«Un tronco d’albero posto di traverso, ombrelli, un secchio, tante bottiglie di birra sparse qua e là, questo il bivacco dello spaccio nei boschi di Quinzano, zona ormai frequentata in modo assiduo da spacciatori e relativi clienti. Non molto lontano, a un paio di metri dal ciglio della strada, un cumulo di sacchetti abbandonati, putridi con avanzi di cibo, qualche padella, lattine e una ruota di un'auto.
L’area boschiva intorno a Quinzano è sempre più in mano alla microcriminalità e alla inciviltà» recita la nota del gruppo locale di Fratelli d'Italia.
Che prosegue: «Persone volenterose, giovani e meno giovani, guanti alla mano e tanta buona volontà in un mattino freddo di fine autunno si dedicano alla pulizia e alla cura del proprio territorio. Qualche veterano è attrezzato di rampino. Una mascotte, Hansel, segue la sua padrona e felice scodinzola quasi fosse un giorno di festa. Ci si organizza in gruppi, ci si divide e seguendo il ciglio della strada si raccatta quello che per qualcuno era meglio lanciare dal finestrino piuttosto che smaltire nella pattumiera di casa.
Percorrendo una stradina si entra nel bosco. Un sentiero di bottiglie di birra porta a un tronco. Qui un secchio capovolto a mo' di sgabello. Dietro, nascosti sotto il fogliame, ombrelli di varie misure segno che la manovalanza dello spaccio lavora anche in condizioni atmosferiche impervie. Nel gruppo c’è chi lamenta che i boschi non sono più sicuri per la presenza degli spacciatori, un angolo di paradiso in mano alla malavita».
“Risolvere il problema non è semplice, né immediato. Gli interventi delle Forze dell’Ordine sono un primo passo, un passo che il Gruppo Consiliare Meloni - Noi per Sumirago sollecita da tempo. Mentre in altre realtà limitrofe le continue retate hanno portato a una drastica riduzione del fenomeno, sul territorio di Sumirago le postazioni dello spaccio sono in netto aumento. In zone buie e poco frequentate, in tempi rapidi, avvengono gli scambi tra le dosi e il denaro. E’ necessario un intervento immediato da parte degli organi competenti. La situazione non è più procrastinabile” dichiara Stefano Romano, Capogruppo Meloni - Noi per Sumirago.
“Per quanto concerne l’abbandono indiscriminato di rifiuti va affrontato direttamente dall’Amministrazione Comunale con un maggior ricorso a strumenti di videosorveglianza come le fototrappole, strumenti in uso in tanti Comuni e che in molti casi hanno portato già a una netta riduzione del fenomeno con l’individuazione dei colpevoli” conclude Romano.
«Una domenica diversa, passata in un angolo di natura da preservare e tutelare, da assaporare da soli mentre si fa una corsa o con la famiglia a raccogliere le castagne. Oggi c’è paura e la paura allontana le persone da quei luoghi che diventano facile preda del degrado e del malaffare.
I volontari di associazioni locali e comuni cittadini si prodigano con costanza nel ripulire, raccogliere, riempire sacchetti pur consapevoli che tra qualche giorno la situazione tornerà di nuovo come prima. La tenacia contro l’indifferenza».