Passo avanti sulla strada per demolire la primaria Rodari, a Cassano Magnago, e costruire la nuova Manzoni. È ufficiale l’affidamento, avvenuto con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, della progettazione definitiva ed esecutiva per il nuovo plesso. Fra le due offerte pervenute, si legge all’albo pretorio del Comune, ha prevalso quella di Eutecne Srl (sede a Perugia). Valore finale dell’appalto: 168mila euro, oltre a oneri di Iva (finanziamento del Ministero dell’Interno).
L'edificio oggetto di demolizione, si legge in una scheda tecnica di progetto di alcuni mesi fa, presenta due problematiche, una delle quali si definisce“irrisolvibile”: la scuola Rodari non è dotata di palestra e l'attività fisica si svolge in un locale di fortuna ubicato al piano terra. «L'area di pertinenza del plesso – si prosegue - è estremamente limitata, il che rende impossibile la realizzazione di una palestra. La seconda problematica è legata alla viabilità circostante. L'accesso avviene solo da via Brunelleschi (con un unico senso di marcia) che viene chiusa al transito veicolare durante gli orari di ingresso ed uscita». Misura indispensabile per garantire la sicurezza degli alunni.
Si aggiunge, inoltre, la necessità «...di grossi investimenti per l'adeguamento e la messa a norma dell'edificio che, a causa dei problemi sopra indicati, non sono stati posti in atto, stante la necessità primaria di dover delocalizzare il plesso».
La scheda riporta dettagli sull’area e sui materiali dell’attuale scuola: «La zona risulta provvista di parcheggi, anche se non direttamente a servizio della struttura scolastica, ovviamente insufficienti per la molteplicità di strutture pubbliche presenti. […] Si procederà ad una demolizione di tipo selettivo che ha come scopo la separazione dei materiali in frazioni omogenee che possano essere riutilizzate, recuperate o riciclate come materie prime seconde».
Nuova ubicazione del plesso (probabile, non certa) nell’area delle Ismaele Orlandi, per disponibilità di spazio e appartenenza allo stesso Istituto Comprensivo. Costo dell’operazione, sette milioni di euro. Risorse pressoché impossibili da mettere in campo, per il Comune. Ma un progetto ben definito rende più competitivi nella partecipazione a bandi.