Politica - 17 novembre 2022, 10:21

Elezioni a Villa Recalcati, i sindaci si confrontano sulla Provincia. Di oggi e domani

Una quarantina di amministratori del territorio ha partecipato all’incontro promosso in vista del voto di gennaio. Si è parlato dei temi legati a un ente che potrebbe presto cambiare pelle e non si sono fatti i nomi dei possibili successori di Antonelli. Ma, intanto, si ragiona anche su una candidatura unica

Prima dei nomi per il nuovo presidente, uno sguardo alla Provincia di oggi e di domani. È stato un incontro interlocutorio quello che ha coinvolto ieri sera al salone del Circolo Bizzozzero a Varese una quarantina di sindaci e amministratori del territorio.

A promuoverlo sono stati Giuseppe Licata, Davide Tamborini e Nicola Tardugno, primi cittadini rispettivamente di Lozza, Mornago e Caravate.
Un confronto prettamente “amministrativo”, incentrato su bisogni e riflessioni dei sindaci a proposito di una realtà che nel giro di meno di due anni potrebbe cambiare pelle. Si sono fatti quindi ragionamenti sull’immediato futuro ma anche considerazioni più ampie, guardando alla possibilità che Provincia torni a essere un ente di primo livello.

Per il momento, tocca ancora a sindaci e consiglieri comunali scegliere il numero uno di Villa Recalcati. Saranno loro, a gennaio, a decretare il successore di Emanuele Antonelli, sindaco di Busto Arsizio arrivato a fine mandato.

Ieri, però, perlomeno “ufficialmente” non ci si è concentrati sulle candidature. Nelle scorse settimane, nell’area di centrodestra, il nome più papabile sembrava essere quello del primo cittadino di Gorla Maggiore Pietro Zappamiglio. Anche per dare seguito – pare – agli accordi stipulati tra i partiti in vista delle elezioni amministrative dello scorso anno, che prevedevano una guida della Provincia targata Forza Italia.

Un altro nome che circola è quello del civico Marco Magrini, attuale consigliere provinciale, presente ieri sera nell’incontro a Varese.
Il quadro, però, non è ancora definito e non si può nemmeno escludere che si arrivi a una candidatura unica, come sta avvenendo a Como, dove l’unico nome in campo è quello dell’uscente Fiorenzo Bongiasca.
Gli amministratori della provincia lariana saranno chiamati al voto fra dieci giorni, mentre i colleghi varesini devono attendere gennaio.

C’è quindi il tempo per portare avanti trattative e incontri riservati. In quello allargato di ieri, come detto, si è parlato dello stato attuale della Provincia, di come sfruttare le risorse disponibili dovendo fare i conti con vincoli burocratico-amministrativi e così via. Ed è emersa la volontà di riuscire a fare sintesi, non solo a parole, al di là delle logiche partitiche.

Riccardo Canetta