Busto Arsizio - 10 novembre 2022, 06:40

La Gioconda alza il sipario della Ponchielli

Domenica 13 novembre l’associazione di lirica diretta dal tenore Antonio Signorello inaugura la stagione concertistica mettendo in scena al Museo del Tessile la pièce tratta dal dramma di Victor Hugo

Una donna fiera, onesta e follemente innamorata disposta a sacrificare se stessa in nome di quell’amore agognato e pur tristemente non corrisposto. È affidata alla “Gioconda” l’inaugurazione della stagione concertistica de “La Ponchielli” che domenica 13 novembre alle 16.45 (10 euro con aperitivo) alza il sipario al Museo del Tessile con l’opera più significativa del noto compositore italiano.

Gioconda, umile cantatrice veneziana del ‘500 con madre cieca a carico, fugge l’amore di Barnaba cercando invece quello di Enzo. Ma Barnaba è una temibile spia del Consiglio dei Dieci mentre Enzo (genovese dei Grimaldi bandito dalla Serenissima) ritrova a Venezia il suo primo amore Laura, divenuta moglie del nobile Alvise Badoero, capo dell’inquisizione, e medita con lei la fuga. Scoperta la tresca, Gioconda è combattuta fra l’odio e il perdono: Laura ha salvato dal linciaggio la povera madre della protagonista. Vincerà la misericordia: Gioconda aiuterà più volte la rivale, anche a prezzo dell’estremo sacrifico di sé.

A dare voce e pathos ai personaggi principali, il soprano Gesu Zefi nel ruolo della protagonista, il mezzosoprano Sara Palana nei panni di Laura e il tenore Antonio Signorello in quelli del Principe di Santafior. A interpretare la celebre danza delle ore, il Corpo di ballo III CO del Liceo Coreutico Candiani Bausch di Busto Arsizio con le coreografie di Francesco Posa e Ilaria De Santis. La parte strumentale è affidata alla direzione del maestro Atsuko Nieda, coadiuvata dal sensibile e virtuosistico clarinetto di Claudia Elcide Del Vecchio.
A intrecciare le fila della vicenda intervengono la voce recitante di Francesco Rumi e le luci scenografiche di Claudio Colombo.

Laura Vignati