A settembre si erano dati tre obiettivi, a novembre li hanno realizzati. I soci del Comitato “Pro Cascina dei poveri” avevano promesso di raccogliere firme, coinvolgere l’amministrazione comunale e spalancare le porte della Cascina e dell’oratorio San Bernardino per far conoscere a chi, anche tra i bustocchi, non sa che Beata Giuliana “nasconde” tesori storici e artistici. Lunedì e martedì a scoprire le bellezze dei monumenti del rione saranno le scuole elementari Puricelli: un centinaio tra scolari, scolare e docenti. Secondo un calendario dettagliato con turni chiari e precisi, gli alunni si danno appuntamento alla Cascina dei poveri.
Dunque tutto preciso e ordinato, come il programma del Comitato che quest’estate si era formato per salvare la Casa di Beata Giuliana. Step precisi, tutti esauditi: raccolta firme anche fuori rione, nelle scuole, parrocchie, associazioni, a tappeto per tutta la città. Poi, sollecitazione della politica con la domanda a bruciapelo prima delle elezioni: «Quale forza politica vuole prendere in mano la questione e aiutarci?», aveva chiesto il responsabile Tito Olivato. E le risposte non si sono fatte attendere. Poi, non ultimo, l’inserimento nella lista dei “Luoghi del cuore Fai”. «Stiamo per raggiungere la 41esima posizione – precisa Olivato – e tra qualche giorno ci sarà un altro aggiornamento voti. Dovremmo fare un balzo in avanti».
Dunque un lavoro di sensibilizzazione dell’intera cittadinanza, che si spera ottenga i frutti desiderati e possa far tornare all’antico splendore dei monumenti storici che rischiano di cadere a pezzi.