Perché i cittadini di Cassano Magnago pagano mediamente 100 euro all’anno per i servizi Sieco e i costi per quelli di altri comuni si attestano a quota 75? È una delle domande poste nelle scorse settimane dai consiglieri comunali del Partito Democratico Tommaso Police e Gemma Tagliabue. Il tema è stato fra quelli affrontati nella Commissione Bilancio di oggi, 26 ottobre, con l’Amministratore unico di Sieco, Fabio Giordani. Che, ricostruita la provenienza dei dati, il Piano economico finanziario, ha spiegato: « Nel caso di Cassano, Sieco è il soggetto che arriva alla fattura finita, infatti i cittadini ricevono fatture su carta intestata Sieco, non del comune. Lì c’è tutto. Altrove, si trova una prima cifra con i costi del gestore, poi ci sono da aggiungere costi propri del comune. Seconda differenza, i costi di Cassano comprendono lo smaltimento dei rifiuti, gli altri comuni lo pagano a parte».
Ulteriori difformità concernono la cadenza dei servizi di spazzamento, lo svuotamento dei cestini, le aperture dei centri di raccolta. «La comparazione può essere fatta ma secondo me gli altri, al momento, pagano di più. A mio avviso si vedranno miglioramenti, il nuovo bidoncino porterà i suoi effetti ma li vedremo più in là, per ora si deve per forza ragionare sui dati del 2020».
Altro tema, il servizio di spazzamento strade. Costo, 270mila euro complessivi all’anno, ma con il mezzo raramente avvistato in città. Due gli argomenti portati da Giordani. Il primo: «Il dato dei 270mila euro è la fotografia dei costi 2020. Bisogna tenere presente che la spazzatrice ha un operatore a bordo e uno a terra, con soffiatore. Due anni fa i passaggi sono stati 152». Il personale, evidentemente, costa. «Poi – ha aggiunto l’amministratore - bisogna aggiungere lo smaltimento del rifiuto raccolto e il lavoro degli “stradini”. Se intensifichiamo la spesa sale». Anche in virtù delle particolarità del mezzo: «Le spazzatrici sono fragili, si usurano facilmente e sono costose. Abbiamo individuato la questione come una di quelle su cui abbiamo margine di miglioramento e ci stiamo lavorando».
Capitolo personale, lo stesso amministratore aveva ammesso la necessità di assumere: «I nostri lavoratori sono mediamente anzianotti, inutile nasconderlo. E parliamo di un’attività che non tutti sono disposti a fare. Comunque sono entrate nuove figure, altre arriveranno».
Annunciate novità su questioni relative a bilanci, controlli interni, programmazione e dialogo coi soci, orizzonte 2023. Il consigliere Tommaso Police ha chiarito lo spirito della sua interpellanza: «È quello dell’approfondimento». Poi, dichiarato l’apprezzamento per l’intervento dell’Au: «Trovo che ci siano da studiare e approfondire tanti argomenti anche in futuro. Capisco che Arera (l’Autorità che detta le norme per i servizi svolti da SiEco, Ndr) non vi consenta di operare nelle condizioni ideali. D’altra parte, però, restano aspetti da migliorare». Clima complessivamente collaborativo, con una frecciatina da parte del sindaco, Pietro Ottaviani: «In questa Commissione si parla apertamente per qualsiasi dubbio, a volte anche posto malamente. Il fatto di essere chiari e specifici è fondamentale, anche per non generare paure infondate». E la commissione speciale su Sieco chiesta dal Partito Democratico? «Ne discuteremo ma personalmente la ritengo superflua, esiste questa».