Valutazione Ambientale Strategica: è propedeutica all’Accordo di programma, documento che è snodo fondamentale per realizzare il nuovo ospedale Busto – Gallarate. Se ne è parlato alle Acli di Gallarate, su iniziativa delle stesse Acli, del Comitato per il diritto alla salute del Varesotto, di Medicina democratica, di Legambiente di Busto e Gallarate. Punto di partenza per la riflessione, il «…documento di analisi preliminare (scoping) che descrive l’approccio metodologico che si utilizzerà per valutare l’impatto del nuovo ospedale: tale documento è stato pubblicato lo scorso 27 luglio e fino al 25 agosto è stato possibile inviare ai funzionari regionali responsabili della Vas le osservazioni sullo stesso».
Passaggi burocratici ma necessari, collegati a questioni concrete. Quali, dunque, le osservazioni presentate?
1 VAS
L’autorità procedente – affermano le associazioni - non ha svolto l’accertamento preliminare, limitandosi a dare atto della decisione presa dalla Giunta regionale (sulla necessità di effettuare la Valutazione ambientale strategica, Ndr). Inoltre non avrebbe pubblicato su Sivas (Sistema informativo Vas) l’avviso di avvio del procedimento. Chiedono, dunque, di verificare se il procedimento di Vas risulti correttamente impostato e, in caso contrario, di azzerarlo.
2 INFORMAZIONE
Le associazioni lamentano che, nell’ambito della consultazione preliminare, non siano stati messi a disposizione del pubblico due documenti: il Preliminare alla Progettazione di Asst Valle Olona nel luglio 2021 e la Relazione tecnica del Masterplan Metaprogettuale del maggio 2022. Ci sarebbero lacune, dunque, nelle informazioni disponibili per produrre osservazioni. Conseguente necessità di integrazioni e riavvio della consultazione.
3 PARTECIPAZIONE
È il capitolo più articolato. Citate le normative in materia, le associazioni affermano che l’Autorità procedente «…ha stabilito di istituire il “Forum pubblico dell’Accordo di Programma”», senza includere i sindacati (pure presenti in un allegato del relativo decreto) e senza descrivere le modalità di funzionamento. Dunque «..il Documento di Scoping risulta
1) confusionario nella definizione dei soggetti e degli ambiti nei quali tali soggetti dovrebbero essere chiamati ad esprimere pareri e preoccupazioni sulle decisioni da prendere […]
2) carente rispetto alla descrizione delle attività e modalità di partecipazione che si intendono attivare»
Proposte: invito al pubblico per la partecipazione al procedimento di Vas e successivo aggiornamento dei soggetti interessati. Richieste per il Forum: adeguata competenza nella gestione, risorse a disposizione per il funzionamento, individuazione di figure che possano interagire «…con l’Autorità e i tecnici incaricati» nei tempi necessari al pubblico per acquisire le informazioni ed elaborare proposte.
4 STRATEGIE
Che fare degli ospedali esistenti? «Tale prospettiva dovrebbe essere gestita sin d’ora attraverso una rivisitazione di strategie e azioni dei Piani del Governo Territorio di Busto Arsizio e Gallarate, che porti alla definizione di criteri di riutilizzo…». Ma, lamentano le associazioni, «…nel documento di Scoping, si dichiara che “le trasformazioni legate alle dismissioni delle attuali strutture ospedaliere non sono attualmente definibili per ragioni legate alla programmazione sanitaria in atto che vede il ridisegno della rete ospedaliera con il concorso degli enti locali e di programmazione di area vasta; è invece certo che i cambiamenti avverranno e saranno orientati alla razionalizzazione energetica e relativa alla mobilità"». Torna un cavallo di battaglia noto. Cioè la richiesta di un percorso partecipativo comprendente tutto il territorio di Asst Valle Olona e che non chiuda la porta ad alcuno scenario: nuovo ospedale nella sede prevista di Beata Giuliana a Busto Arsizio (e modalità di utilizzo degli esistenti), nuovo ospedale in altra sede, rifunzionalizzazione dei nosocomi attualmente in funzione.
C’è, poi, la “Componente salute umana”. In estrema sintesi, «…tutte le associazioni hanno evidenziato che si prevede la costruzione del nuovo ospedale unico in un’area oggi verde, che lo stesso documento di scoping indica come “l’unica area vegetata di significativa estensione presente in questo territorio”». Le associazioni hanno segnalato che «…mai è stata presa in considerazione una diversa ubicazione». Dubbi, fra le associazioni, anche sulle aree a verde previste, mera mitigazione, affermano, delle opere edilizie (Medicina Democratica), sulla viabilità (Legambiente) e relativo impatto su ambiente e salute (si propone «…che siano acquisite le risultanze di una indagine epidemiologica aggiornata almeno al 2020, che vogliamo immaginare Asst Valle Olona abbia condotto nel progettare un nuovo ospedale unico»). Proposta finale, l’inclusione, in prospettiva, di indicatori quali: tempi di attesa per visite, interventi e al pronto soccorso; tempi di percorrenza per l’intero bacino di popolazione afferente (urgenze, visite, esami, trasporto pubblico e privato), dimensionamento del personale, stalli per biciclette e distanze tra ingressi e fermate dei mezzi pubblici.