«È da vent’anni che chiediamo a sindaci e assessori di ascoltarci, ma veniamo sempre snobbati. Viviamo in una zona buia, boschiva, pericolosa, chiediamo l’illuminazione, ma ci hanno sempre risposto che “siamo in sicurezza”». Si dicono stanchi i residenti di una stradina interna della via Samarate, precisamente dal civico 150 al 154 che da oltre quattro lustri bussano alla porta dell’amministrazione comunale per essere considerati.
«Abbiamo inoltrato numerose richieste, protocolli – lamenta il residente Osvaldo Coltro – per avere un impianto d’illuminazione, ma la risposta è sempre la stessa. Consideriamo che negli anni scorsi si sono verificate ben due sparatorie, è stata trovata una rivoltella, ci sono spesso scarichi abusivi, una volta di eternit e nella strada limitrofa, la via Camalone, anni fa erano stati trovati più di cento pneumatici di autovetture e camion. Non ci sono foto-trappole. Insomma siamo stanchi di essere trattati come cittadini di serie B».
Ma soprattutto quello che lanciano i cittadini della via di Madonna Regina è un grido d’allarme in vista dell’inverno. «Essendo una zona boschiva – prosegue Coltro – è facilmente accessibile ai malintenzionati. Ricordo quando l’anno scorso abbiamo chiamato il 112 per delle persone sospette che suonavano i campanelli e fuggivano, le forze dell’ordine intervenute non pensavano che in quella zona della stradina ci fossero abitazioni».