Lo stato del cimitero negli ultimi anni è oggetto di discussione tra gli olgiatesi, che sia in paese che sui gruppi social lamentano la scarsa manutenzione del camposanto, sia per quanto riguarda i vialetti invasi dall’erba, sia per quello che concerne lo stato delle costruzioni che ospitano la cappella e i loculi.
Queste polemiche, frequenti soprattutto nell’ultimo periodo, hanno portato Nicola Caccia, che per qualche mese si è occupato del cimitero, a scrivere una lunga lettera aperta ai cittadini per chiarire la questione.
«Viste le continue lamentele e critiche verso la nostra azienda circa la cattiva manutenzione del cimitero – spiega Nicola Caccia – mi vedo costretto a fare chiarezza sul suo stato attuale e su quello degli ultimi due anni.
Il 31 dicembre 2019 il necroforo comunale è andato in pensione e l’amministrazione ha indetto una gara di appalto per la pulizia generale, la pulizia dei bagni, la custodia e l’assistenza ai funerali; la gara venne vinta dalla società START DAY S.r.l. (società facente parte del gruppo Caccia Services s.r.l.), la durata era di 24 mesi e l’amministrazione avrebbe riconosciuto un compenso di tre ore giornaliere e di due ore a ricevimento funerali, per un importo che ritengo sia inutile commentare».
Secondo Caccia, dunque, la manutenzione giornaliera del camposanto nei due anni in questione è passata dalle otto ore precedenti a tre, rendendo difficile garantire gli stessi standard che era possibile mantenere in passato.
«Nonostante ciò – prosegue Caccia – abbiamo sempre cercato di fare del nostro meglio fornendo altra manodopera (da noi pagata) al fine di aiutare il personale della Start Day S.r.l; siamo ben coscienti di quanto sia importante quel sacro luogo ove riposano i nostri cari, tanto è vero che durante la pandemia ci siamo occupati volontariamente di fare pulizia su molte tombe.
Ora ci giungono continuamente notizie di persone che ci insultano e denigrano pensando che siamo ancora noi a occuparci del cimitero, ma allo stato attuale e a partire dal 1° gennaio 2022 il cimitero viene gestito da una cooperativa con un contratto tale e quale al precedente, di conseguenza oggi abbiamo un cimitero in completo abbandono».
Stato di cui ci si può facilmente accorgere passeggiando tra le vie del camposanto olgiatese, i cui vialetti di ghiaia sono ancora invasi dall’erba in alcuni punti anche dopo la manutenzione frettolosa fatta negli ultimi giorni.
Moltissimi cittadini si sono lamentati di aver trovato, nelle ultime settimane, una situazione veramente oltre ogni decoro, con l’erba che in alcuni punti arrivava sino al ginocchio; in tanti si sono dati da fare in prima persona per fare pulizia e per restituire un minimo di dignità al luogo in cui riposano i propri cari, chiedendo al contempo che l’amministrazione provvedesse a risolvere il problema una volta per tutte.
«Non è possibile andare avanti così – commenta Valerio Colombo, da sempre molto attivo nella vita sociale del paese – il cimitero è un luogo caro a tutti noi, e chi vi si reca per far visita a chi non c’è più non merita di trovarsi in mezzo al degrado a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi.
Se il problema è puramente economico, come ci viene detto, e non è possibile pagare altro che le poche ore di manutenzione giornaliera che vengono fatte oggi, cerchiamo di studiare delle soluzioni alternative per risolvere il problema».
Secondo colombo le possibilità di intervenire ci sono, basta solo avere un minimo di elasticità e impiegare le risorse che sono già disponibili, dirottandole sul cimitero e integrando in questo modo la scarsa manutenzione attuale.
«Ci sono olgiatesi che percepiscono il reddito di cittadinanza – sottolinea Valerio Colombo – e altri che hanno deciso di dedicare il proprio tempo alla comunità iscrivendosi all’albo dei volontari civici.
Il loro lavoro potrebbe essere un modo per risolvere, almeno in parte, questa incresciosa situazione; sono certo, poi, che gli amministratori, se decidessero di dedicarsi appieno alla risoluzione del problema, troverebbero altre soluzioni efficaci.
È vero che le risorse sono scarse, ma con impegno, attenzione e volontà i problemi possono e devono essere risolti».