Primavera, di sera. Quando il blu è terso e la luce della luna, irrora il paesaggio. Da Giusepèn mi convoca una telefonata... "te podi gni chi?" (puoi venire qui? - ovviamente a casa sua). Ci vado con curiosità. Avrà qualcosa d'importante da riferirmi. Giusepèn è mai banale. Il tono della voce, al telefono è pacato e dolce.
Mi aspetta col tipico sorriso di un amico che è felice di vederti. Attacca subito, dopo i convenevoli colmi di garbo e di educazione. "I me tempi t'à disean ste duei fò in campagna, ul sumenò e teme t'e duei regulà i besti" (i miei tempi ti dicevano cosa dovevi fare in campagna, la semina e come regolare gli animali) e si riferisce sia agli animali della stalla sia agli animali da cortile.
Non è che Giuseppino vuole impartirmi una "lezione" per come si deve comportare il contadino, ma vuole semplicemente farmi pervenire il senso dell'umiltà che, di questi tempi, sembra smarrito o disatteso. Mi fa degli esempi notevoli, ma li tengo per me. Non devono (questi esempi) suscitare nel Lettore, sembianze di predicozzi o di "moralismo".
Quindi, si toccano molti argomenti... dal serio al faceto, ma pure di dominio pubblico. Prendi la figuraccia dell'altra sera della Nazionale di calcio. Giusepèn ce l'ha contro quei tifosi che inneggiano a risultato acquisito e che si scagliano contro la stessa Nazionale, tirando in ballo "consigli" e disapprovazioni che non hanno senso. Il tifoso deve incitare e non... reprimere quanto accade.
Indiscutibile il merito della Nazionale (Federazione + Tecnici + Giocatori), all'Europeo. "Fu vera Gloria" e lo riconosciamo bellamente entrambi. Si vinse per l'Organizzazione, l'aiuto delle Società che "prestano" i giocatori e per come ci si pose di fronte agli avversari.
"Mo in diventai tul brochi?" (adesso sono diventati tutti scadenti?). No che non ci stiamo. E' peccato illudersi ed è obbrobrioso essere supponenti... "tanto, la Macedonia del Nord ....(figuriamoci ci fosse stata la... Macedonia al completo... Nord e Sud) è poca cosa" ed è bene riflettere su quanto è accaduto.
Le Società, prima di tutto che quasi "occultavano" i propri "gioielli" in vista degli impegni di Campionato. La Federazione che s'è fatta sottomettere dalle Società calcistiche ed ha barato nelle convocazioni. Poi, ovvio, lo Staff Tecnico che ha dovuto fare "di necessità, virtù", illudendo i tifosi con un "certo"... tanto vinciamo ugualmente... con dichiarazioni stucchevoli.
Ora, lecchiamoci le ferite e che l'esperienza, insegni. La Federazione col "pretendere" la convocazione dei giocatori migliori e in forma - lo Staff Tecnico a stilare il Programma, confacente e i Giocatori a fornire il massimo della concentrazione. Non parla dei singoli, Giusepèn, ma quel gol al 92° si sarebbe benissimo potuto evitare, a partire da chi non ha contrastato l'avversario, dalla libertà con cui lo si è lasciato calciare, al nostro portiere arrivato in netto ritardo sul pallone scagliato da distanza notevole - 25-30 metri. "Basta in sci" (basta così) sentenzia Giuseppino sull'argomento.
L'argomento molto più serio è la "guerra in Ucraina". Se ne sentono di ogni specie, ma Giusepèn ha un "chiodo fisso" e lo esprime: "candu du i risian, nisogn al ga tuci i rason e nisogn tuci i torti" (quando si litiga, nessuno ha tutte le ragioni e nessuno ha tutti i torti). E motiva questa dichiarazione.
"Ho vissuto l'esperienza di Cuba" (ho già tradotto il Bustocco di Giusepèn, altrimenti porto via troppo spazio). "Kennedy e Krusciov si affrontarono (verbalmente) a muso duro". Mettere i missili russi a Cuba, voleva dire, minacciare gli USA da vicino - ora, far entrare l'Ucraina nella NATO vuol significare, mettere i missili USA....quindi minacciare la Russia - meglio quindi la "marcia indietro" dell'Ucraina e rispondere all'aggressione della Russia, come agì l'allora Papa, Giovanni XXIII Roncalli che telefonò in simultanea ai contendenti ed evitò la Terza Guerra mondiale - faccia così anche Papa Bergoglio, altrimenti (come disse qualcuno) la ....Quarta Guerra mondiale, la combatteranno .... con la clava. - Col Nocino, ci siamo sorrisi.