Pietro Ottaviani, neo sindaco di Cassano Magnago, indossa la fascia tricolore. E parte. Si muove nel dedalo del mercato, lo stesso che ha percorso durante la campagna elettorale. «Questo è un luogo ideale per incontrare i cittadini – spiega – e per dire grazie». Il punto di partenza è allo stallo 37. «Avevo promesso allo spuntista che lo occupa che, in caso di vittoria alle elezioni, sarei subito tornato a trovarlo. Per affrontare il problema segnalato dal commerciante». Cioè? «Alcuni spazi vuoti che caratterizzano il mercato. Ci sono richieste per ricompattare e riempire. Dobbiamo, però, lavorare sul regolamento. Il messaggio che voglio lanciare è: non mi dimentico».
Il primo cittadino cammina, saluta, stringe mani, raccoglie, ovviamente, segnalazioni (vedi foto in fondo). Fra i temi più gettonati, manutenzione del verde, codice della strada, buche su vie e marciapiedi, dotazione di bidoni a servizio degli ambulanti al mercato. Tutte le persone che incrocia giurano di averlo votato. Copione inevitabile. «Non ho ricevuto neanche un insulto», sorride il sindaco in fascia, affiancato da esponenti della lista che porta il suo nome, insieme a quello di Nicola Poliseno, anche lui in pista.
Salta fuori pure il tempo per uno scambio di battute, cordiale, con Max Rogora, ambulante “in trincea”, già assessore a Busto ed esponente leghista. «Sei contento?» chiede al neo sindaco, fra provocazione e congratulazioni, visto che la Lega ha sostenuto l’avversario Osvaldo Coghi. Sorrisi e pacche sulle spalle. Poi, su sollecitazione di una cittadina, cenni al posizionamento di dossi stradali.
E la Giunta? «Come noto, ci stiamo lavorando – afferma Ottaviani – sono previsti incontri anche a brevissimo. Stiamo lavorando bene, non escludo novità imminenti. Ma fatemi fare qualche altro approfondimento. Comunicherò presto».
Camminata che accelera. C’è la prima cittadinanza da conferire, per il nuovo sindaco. Gli impegni incombono.