Busto Arsizio - 17 giugno 2022, 14:32

Regione Lombardia e La Provvidenza insieme per il territorio. Contrattualizzati gli otto posti dell’hospice

Dalla Regione un sostegno economico importante per la struttura: contrattualizzati i posti dell’hospice Il Nido (servizio offerto gratuitamente ai malati non guaribili e alle loro famiglie) e ulteriori dieci letti della Rsa. Il grazie della struttura al presidente della commissione Sanità Emanuele Monti

Novità importanti per l’istituto La Provvidenza di Busto Arsizio. Regione Lombardia ha infatti contrattualizzato gli otto posti disponibili all’hospice Il Nido e ulteriori dieci posto letto della Rsa.
Di fatto la Regione si farà carico del costo sanitario del paziente. Per quanto riguarda l’hospice, inaugurato nel 2019, la scelta del Cda della Provvidenza era stata fin dall’inizio quella di offrire gratuitamente questo prezioso e delicato servizio che riguarda il fine vita, facendosene interamente carico, grazie anche alla generosità dei benefattori bustocchi.
Ora, grazie anche al supporto di Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità, arriva l’importante contributo della Regione.

«Dalle parole ai fatti»

«È un momento importante per il nostro istituto, ma anche per la città e il territorio – osserva commosso il presidente della Provvidenza Romeo Mazzucchelli –. Regione Lombardia, grazie al sostegno del dottor Monti, ha potuto finalmente contrattualizzare gli otto posti disponibili nel nostro hospice Il Nido.

Un progetto nel quale abbiamo sempre creduto molto, rendendolo addirittura gratuito per venire incontro a un’esigenza fondamentale del territorio. Siamo grati alla Regione per aver creduto nel nostro hospice e per aver deciso di contribuire a sostenere questo progetto virtuoso dedicato ai malati non guaribili e alle loro famiglie».

«Abbiamo inoltre ricevuto un altro riconoscimento tangibile del nostro operato – aggiunge – altri dieci posti letto della nostra Rsa sono stai contrattualizzati».
Sono 385 i posti disponibili alla Provvidenza, nata oltre 140 anni fa come casa di riposo. 357 di questi sono contrattualizzati.

«Si tratta di una delle realtà più importanti in Lombardia e in Italia – sottolinea Emanuele Monti – grazie anche ai benefattori bustocchi che hanno fatto partire il progetto relativo all’hospice. Come Regione Lombardia vi abbiamo supportato fin dall’inizio, dando atto alla scelta lungimirante fatta dall’istituto, che mette al centro la persona, in un servizio che ha un senso etico profondo».
Con la contrattualizzazione dei posti letto «si passa dalle parole ai fatti», evidenza il presidente della commissione sanità.

«Una ricchezza per la città»

«Questa è proprio la città dei fatti – interviene il sindaco Emanuele Antonelli –. Realtà come La Provvidenza esistono perché ci sono cittadini meravigliosi che non si tirano indietro quando le cose sono fatte bene».
Antonelli ha ricordato che «siete partiti da soli con l’hospice, credendoci. Se non l’aveste fatto non saremmo arrivati a questo risultato. L’amministrazione vi è vicina, ma il merito va a Emanuele Monti che si è subito speso. Ringrazio anche tutti i consiglieri che, con la supervisione di monsignor Severino Pagani, consentono alla Provvidenza di essere e rimanere un’eccellenza».

Le persone che hanno ricevuto sollievo all’hospice sono state 52 nel 2019, 36 nel 2020, quando con il servizio è stato interrotto a causa della pandemia; 98 nel 2021. «Numeri importanti – evidenzia Luca Trama, direttore dell’istituto –. Il contributo della Regione ci sarà di grande aiuto».
Anche perché presto verranno introdotte altre novità. «Vogliamo cambiare il metodo di cura mettendo al centro la persona», anticipa il direttore sanitario Marina Olivieri.

«Il nome La Provvidenza è profetico – afferma monsignor Severino Pagani, peraltro membro del Cda della struttura – soprattutto in un momento in cui la sofferenza cresce, anche dal punto di vista psicologico, tra solitudine e famiglie disgregate. Chi è solo sa che realtà come La Provvidenza sono una ricchezza e io sono onorato di essere nel consiglio di amministrazione e, ancora di più, di essere il prevosto di Busto».

Riccardo Canetta