Pietro Ottaviani era ragionevolmente sicuro di approdare al ballottaggio per le elezioni comunali di Cassano Magnago già a metà pomeriggio del 13 giugno, con i risultati dello spoglio per le comunali di Cassano ancora acerbi. Raggiunto nel quartier generale dei sostenitori (il suo studio di architettura) predicava, però, calma. Come Nicola Poliseno, attuale sindaco: oltre che da Fratelli d’Italia, la candidatura di Ottaviani è sostenuta proprio dalla civica che porta i nomi dell’attuale primo cittadino e di quello, sperano i supporter, del sindaco entrante.
Un dato, del resto, è emerso quasi subito: «Siamo primi praticamente dappertutto. Prima di dire qualcosa, però, vogliamo verificare i numeri su alcuni seggi che, in passato, si sono rivelati fondamentali»
Passano le ore, il caldo offre una tregua (relativa) e i sospirati dati, quelli ufficiali, arrivano: Ottaviani approda, da primo, al ballottaggio, con oltre il 35 per cento. Prime analisi sul voto dell’ex presidente del Consiglio comunale: «Noi abbiamo ottenuto un risultato nel quale, tutto sommato, speravamo. Siamo avanti, e nettamente. Abbiamo presentato un programma concreto, fattibile. Lo abbiamo presentato alla gente, per strada. E, durante la campagna elettorale, non abbiamo mai parlato male degli altri».
Un’analisi sul voto: «Mi sembra che le liste civiche escano da protagoniste, mentre i partiti non hanno preso moltissimo». Ottaviani tocca l’uscita di scena del Pd e i voti raccolti da Lega e Forza Italia. Non cita Fdi, alleato, la cui performance è risultata sotto le attese.
Ballottaggio, comunque, e tentativo di allargare il consenso: «Innanzitutto vogliamo condividere il programma . Partiamo da lì, essendo aperti a tutti». Sottolineatura: «Ho telefonato a tutti i candidati sindaco esclusi dal ballottaggio. Mi sono complimentato con loro e, allo stesso tempo, ho espresso stupore per uno sviluppo che non mi aspettavo». Si fa due più due e si chiede di Osvaldo Coghi, l’altro protagonista in campo nel derby del centrodestra: «Lui non l’ho chiamato. È ancora in competizione (impossibile sapere se qualcosa sia cambiato nel giro di qualche ora, ndr) e io sono un uomo di principio. Abbiamo lavorato insieme e l’amicizia c’è. Ma, per ora, siamo avversari».