Busto Arsizio - 07 maggio 2022, 07:00

Un centinaio di alpini da Busto Arsizio a Rimini: «Questo raduno riempie il cuore»

L'appuntamento annuale ritrovato diventa un simbolo potente dopo il Covid. Caprioli: «Ha un'importanza stratosferica». Riva: «Il ritrovo annuale fa riemergere quello spirito di alpinità, caratterizzato da aiuto, solidarietà, disciplina e forza»

Ci saranno quasi cento alpini di Busto Arsizio al tradizionale raduno annuale che quest’anno è a Rimini. Nella bella cittadina romagnola terranno alto il nome della città insieme alla “Baldoria”, la banda cittadina che sfilerà davanti agli alpini. Mai come quest’anno il raduno è sentito.

«Direi che ha un’importanza stratosferica – afferma il vice-capogruppo del gruppo bustese Silvano Caprioli – dopo due anni di Covid. Vedere tanta gente, riempie il cuore. Noi ci troveremo tutti nel medesimo albergo a Cesenatico. Insomma rappresenta un evento clou. Organizziamo tanti raduni, ma l’adunata nazionale è quello più importante».

Così gli alpini di Busto Arsizio prenderanno parte alle cerimonie, agli eventi, all’arrivo delle bandiere di guerra, ai battaglioni che hanno partecipato alle due guerre mondiali e alle celebrazioni liturgiche. Sabato sera è in programma un concerto con Trentatré, la fanfara che sarà diretta da Mogol e che ricorda il titolo dell’inno degli Alpini. Poi domenica, via con la sfilata. 

A rappresentare la città ci saranno alpini di ogni età: dai più giovani ai più anziani. Ma a questo proposito il tesoriere della sezione di Busto Arsizio nonché presidente del coro “Monterosa” Alberto Riva vuole sottolineare la preoccupazione del futuro degli alpini. «Il servizio di leva non c’è più in Italia e mi chiedo fra trent’anni quale sarà il futuro del gruppo – afferma Riva – Per questo sarà importante non considerarla un’associazione d’arma, piuttosto convertirla verso attività di volontariato».

Anche lui sarà presente a Rimini, accanto ai 34 alpini della Baldoria e ai sette del coro Monterosa. «Il ritrovo annuale fa riemergere quello spirito di alpinità, caratterizzato da aiuto, solidarietà, disciplina e forza».

Concluso l’appuntamento con l’adunata nazionale, è ricco il calendario che attende gli alpini di Busto Arsizio. Il 14 maggio in San Giovanni alle 21 il coro Monterosa insieme al coro “Ai Preat” si esibisce in un concerto destinato a una raccolta fondi. Insieme ai Lions e alla Protezione civile organizza un’iniziativa singolare con gare di Masterchef e una mostra di attrezzature della Protezione civile, una gita nelle trincee della linea Cadorna di Viggiù e la visita al museo degli Alpini di Trento. A fine settembre in occasione della festa del patrono organizza un appuntamento al museo del Tessile.

Laura Vignati