Politica - 29 aprile 2022, 15:13

Cassano Magnago: la politica si prende villa Oliva

Consiglio comunale dedicato al bilancio, ma le prese di posizione politiche conquistano la scena

Nicola Poliseno, sindaco di Cassano per due mandati, è alle prese con la "sua" possibile successione

Bilancio di previsione in Consiglio comunale: normalmente il tema scatena dibattiti accesi. Perché si toccano questioni fondamentali: progetti e risorse. Ma ieri sera, a Villa Oliva, il confronto sull’argomento  è stato blando. Perché? Perché a giugno si vota, per la prossima Amministrazione comunale. E inevitabilmente prevalgono le iniziative politiche.

Capita, così, che l’Ordine del Giorno passi in secondo piano. E Pietro Ottaviani, presidente del Consiglio comunale, di solito semplice, si fa per dire, “arbitro” dei lavori in assemblea civica, diventa protagonista. La sua investitura come aspirante sindaco per il centrodestra arriva da Nicola Poliseno. Ma i rapporti interni allo schieramento non sono esattamente lineari. Così, l’intervento di Ottaviani sul finale del Consiglio non può passare inosservato. «Siamo usciti dai partiti politici. Vogliamo continuare a volere bene alla nostra città. Per dieci  anni (quelli con Poliseno sindaco, ndr) i partiti qui non sono entrati. Noi siamo pronti a continuare così. Io voglio bene alla mia città, vedremo che cosa succederà. Il bene comune, come lo ha chiamato qualcuno, è a favore di tutti». Manifesto del "Metodo Cassano", quella formula politica che ha permesso al centrodestra di prevalere in modo netto, alle precedenti amministrative. Ancora attuale? Difficile a dirsi.

Bersaglio, probabile, dell’intervento di Ottaviani, la componente cattolica del centrodestra, voce in Consiglio affidata, fra gli altri, a Giorgio Soldarini. Componente che al nome di Ottaviani preferirebbe quello di Osvaldo Coghi. Rapport e intrecci complicati. Perché se, da un lato, il primo cittadino uscente sembra avere lavorato con profitto sia con l’attuale presidente del Consiglio comunale (Ottaviani, appunto) sia con il suo vice e assessore ai Lavori pubblici (tali sono gli incarichi di Coghi) la scelta di Poliseno pende decisamente sul primo nome. E non può passare inosservato quel passaggio di Ottaviani: «Per dieci anni i partiti, qui, non sono entrati». Dieci anni di governo, dieci anni in cui Poliseno ha sottolineato più volte: «Per prendere una decisione non devo fare il giro delle segreterie politiche».

Dieci anni però, terminati i quali le segreterie, come minimo provinciali, puntano gli occhi su Cassano. Per la cronaca, bilancio approvato. Scenari politici da verificare.

Stefano Tosi